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03/09/2006 |
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Roma, 3 set. (Apcom) - Lo spirito di Assisi, vent'anni dopo, soffia ancora. Non ci sar� Papa Ratzinger a 'benedire' la Giornata mondiale di preghiera fra le diverse religioni a 20 anni esatti da quella voluta da Giovanni Paolo II. Ma il Vaticano sbarcher� nella cittadina umbra con una delegazione di alto profilo, mentre Benedetto XVI invier� un messaggio di saluto ai numerosi partecipanti della due giorni che si aprir� domani. All'incontro, promosso dalla Comunit� di Sant'Egidio in concomitanza con il ventennale dalla Giornata voluta da Wojtyla nel 1986, parteciperanno numerosi esponenti del mondo cattolico, ebraico, buddista, esperti, politici e studiosi che discuteranno - attraverso ben 16 panel tematici - sul ruolo della religione per superare il conflitto di civilt� che sta attanagliando il mondo e su come riportare pace in un pianeta afflitto da numerosi conflitti. A chiudere la manifestazione, nella cittadella della pace arriver� anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che marted� presieder� alla cerimonia finale che prevede la firma dell'Appello di pace 2006. "Per un mondo di pace. Religioni e culture in dialogo": questo il titolo della due giorni che si aprir� domani mattina, alle 9.30, con il saluto del vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino e la relazione del cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo Interreligioso. Tra gli interventi previsti in apertura anche quelli di Andrea Riccardi, fondatore della Comunit� di Sant'Egidio (considerata l'Onu di Trastevere), dell'opinionista Arrigo Levi e del rabbinio capo di Israele, Yona Metzger. Ma ci sar� anche il Patriarca della Chiesa ortodossa d'Etiopia Abune Paulos e il presidente del Burkina Faso, Blaise Compaor�. Nel pomeriggio, a partire dalle 16,30, si terranno i primi 8 panel. Sar� quello dedicato al "Futuro del Libano" quello che desta maggiore attenzione. Interverranno il consigliere politico del Gran Mufti del Libano, Mohammed Sammak, il ministro della cultura libanese, Tarek Mitri, l'arcivescovo maronita di Beirut, Paul Matar. Sar� invece il cardinale Jozef Glemp, arcivescovo di Varsavia e Primate di Polonia, a presidere la sessione su "Assisi: 1986-2006". Insieme a lui ci saranno Giuseppe Laras, presidente dell'Assemblea dei Rabbini d'Italia e padre Giulio Berrettoni, ex custode del Sacro Convento dei francescani di Assisi. "La laicit�: una questione per credenti e laici" sar� il tema del terzo panel presieduto dal vescovo di Terni, Vincenzo Paglia. Atteso l'intervento del ministro dell'Interno Giuliano Amato, che discuter� sul tema insieme al Priore di Bose, Enzo Bianchi, a Gad Lerner e Arrigo Levi. Ad Assisi si parler� anche di 'Eurafrica: un futuro necessario' con il Patriarca della Chiesa ortodossa d'Etiopia Abuine Paulos, l'arcivescovo di Cotonou, in Benin, Marcel Honorat Leon Agboton e l'ex segretario della Cisl, Savino Pezzotta. Previste poi discussioni su "La famiglia e le religioni" (con intervento del cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, del Metropolita ortodosso del Patriarcato ecumenico Emmanuel e del vescovo Luterano Jurgen Johannesdotter); su "Desiderio di Dio, domanda di pace" (con la presenza di Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, con l'arcivescovo ortodosso del Patriarcato di Alessandria Seraphim e con l'abate di Montserrat, Josep Maria Soler). Sul tema "Civilt� del convivere in un tempo di guerra" interverranno il Nunzio in Italia, monsignor Paolo Romeo, il vescovo melkita in Israele, Elias Chacour e Israel Singer, del World Jewish Congress. Infine, l'ultimo panel si concentrer� su "Pace e solidariet�, la costruzione possibile". Sar� un summit mondiale di alto livello quello di domani e marted� ad Assisi. La Giornata del dialogo interreligioso promossa da Papa Giovanni Paolo II ha sempre rappresentato un anello cardine del pontificato wojtyliano che, persino nel 2003 - quando la malattia e la sofferenza cominciavano a prendere sostanza - si rec�, in treno, nella cittadella del Poverello per incontrare leader delle altre religioni. Joseph Ratzinger, invece, gi� quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede fece trasparire a pi� riprese le proprie perplessit� sulle Giornate di Assisi. Al punto che fra gli esperti dei Sacri Palazzi si racconta anche che l'ex custode dell'ortodossia cattolica abbia pi� volte tentato di scoraggiare lo stesso pontefice dall'enfatizzare l'iniziativa. Sia come sia per il passato, � un dato di fatto che lo scorso anno, il primo del pontificato di Benedetto XVI, la Giornata di preghiera interreligiosa non si tenne. E quest'anno, convocate per celebrare i venti anni di vita, Papa Ratzinger non si far� vedere, ma solo sentire. La manifestazione di domani e marted� accoglier� ad Assisi esponenti di spicco del mondo cattolico, ebraico, buddhista, oltre che esperti, studiosi e politici. Marted� sar� la giornata dedicata al tema "I conflitti: una sfida per il dialogo" con la partecipazione del rabbino capo di Haifa, Shear Yashuv Cihen, con Ezzeddin Ibrahum, consigliere culturale del presidente degli Emirati Arabi. Negli altri panel si discuter� di "Amore di Dio, amore del prossimo", con il vescovo anglicano di Londra, Richard Chartres, il rabbino capo della Federazione russa, Berl Lazar, il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi; dibattito anche su "Preghiera alla radice della pace", "Religioni asiatiche: dialogo interreligioso e impegno per la pace". Infine, un omaggio a Papa Wojtyla con una tavola rotonda su "Giovanni Paolo II: memoria e profezia" e l'intervento di Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dei cristiani ed Elio Toaff, ex rabbino capo di Roma che accolse il Papa polacco nella storica visita alla Sinagoga della Capitale. Tavola rotonda anche su "Globalizzare la solidariet�" con la presenza di Renzo Gattegna, presidente dell'Ucei e del cardinale Crescenzio Sepe, neo cardinale di Napoli, e su "Combattere la povert�" a cui prender� parte anche il Sindaco della citt� Walter Veltroni. La due giorni di Assisi si chiuder� marted� alle 17,30 con la preghiera per la pace (in luoghi diversi secondo la tradizione religiosa) a cui seguir� la processione di pace fino alla piazza di San Francesco dove avverr� la proclamazione, la firma e la consegna dell'Appello di Pace 2006. Una solenne cerimonia al quale parteciper� anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
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