Citt� del Vaticano. �La religione non pu� che essere foriera di pace�. � il passaggio chiave del messaggio che Benedetto XVI ha inviato ieri agli esponenti di tutte le religioni che partecipano all'Incontro Interreligioso di Preghiera per la Pace in corso ad Assisi, a venti anni da quello indetto da Giovanni Paolo II, per rompere le divisioni della guerra fredda. Quest'ultima, che aveva generato una sorta di spartizione del mondo in sfere di influenze contrapposte, � venuta meno: ma �purtroppo il sogno di pace non si � avverato�, ha osservato Benedetto XVI nel messaggio che � stato letto, di fronte all'assemblea riunita nel Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli, dal vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino. �Il terzo millennio - osserva il Papa - si � aperto con scenari di terrorismo e di violenza che non accennano a dissolversi�. Anzi, �non solo le diversit� culturali, ma le stesse differenze religiose costituiscono motivi di instabilit� o di minaccia per le prospettive di pace�, mentre le �guerre di religione� devono appartenere al passato. Perci�, facendo propria la �scelta profetica di Giovanni Paolo II che conserva la sua attualit�, Benedetto XVI l'ha rilanciata con forza chiamando gli esponenti di tutte le religioni ad operare insieme nello �spirito di Assisi� per dar luogo �alla pedagogia della pace imperniata sull'amicizia, sull'accoglienza reciproca, sul dialogo tra uomini di diverse religioni e culture�. Su questi valori occorre coinvolgere, prima di tutti i giovani �liberandoli�, alludendo ai kamikaze, �da sentimenti di odio e di vendetta� ed �educandoli ad una convivenza pacifica e rispettosa di tutti�. Solo in tal modo � possibile �abbattere gli steccati che dividono, con i conflitti in atto anche in Africa oltre che in Medio Oriente e favorire l'incontro dei popoli�, con le rispettive tradizioni culturali e religiose per �costruire insieme la pace�. Anche perch� - ha sottolineato il Papa - �la pace � un valore in cui confluiscono tante componenti� per cui per costruirla �sono certo importanti le vie di ordine culturale, politico, economico, ma in primo luogo la pace va costruita nei cuori�. Senza cedere a �interpretazioni sincretistiche fondate su una concezione relativistica�, la preghiera e l'azione per la pace devono svolgersi, per Papa Ratzinger, �secondo quei cammini distinti che sono propri delle varie religioni che, per�, si riconoscono nel valore della pace�. Perci�, �a nessuno � lecito assumere il motivo della differenza religiosa come presupposto o pretesto di un atteggiamento bellicoso verso altri esseri umani�. Ha, quindi, invitato a testimoniare lo �spirito di Assisi� prendendo a modello �la figura di San Francesco�, vero punto riferimento per chiunque oggi coltiva l'ideale della pace, del dialogo tra le persone, le religioni e le culture. Hanno, cos�, preso avvio i lavori, sotto la presidenza del cardinale Paul Poupard, presidente del pontificio consiglio per la cultura, il quale ha affermato che �il dialogo tra religioni e culture � oggi di primaria importanza e assoluta necessit�, in mondo segnato da terrorismo, violenza e strumentalizzazioni delle religioni�. Da parte sua il prof. Andrea Riccardi, nella veste di fondatore della Comunit� di S. Egidio promotrice dell'incontro, si � soffermato sui passi compiuti dai promotori di pace negli ultimi venti anni illustrando i cambiamenti avvenuti per far risaltare che �religione significa solo pace�. Nel pomeriggio sono cominciati i lavori di 16 tavole rotonde. Tra i partecipanti il rettore dell'Universit� Al-Ahzar del Cairo, il Rabbino Capo di Israele, esponenti delle Chiese ortodosse, protestanti e vescovi, teologi e intellettuali, il priore della Comunit� di Bose Enzo Bianchi. E per sottolineare l'importanza anche civile di questo incontro, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha annunciato la sua presenza alla cerimonia finale di oggi pomeriggio.
Alceste Santini
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