Comunità di S.Egidio


 

06/09/2006

Consensi dall�imam di corso Lucci e dalla comunit� ebraica
Il cardinale Sepe al summit interreligioso umbro Tra un anno il G8 delle religioni a Napoli
Assisi, l�annuncio del fondatore della comunit� di Sant�Egidio

 

NAPOLI - Quasi un'iniziativa che prende di contropiede le istituzioni governative locali e nazionale, le quali nelle scorse settimane si erano contese l'idea di organizzare a Napoli un grande evento con l'effetto di imprimere un'accelerata all'economia e al rilancio complessivo dell'immagine della citt�.

Ieri, da Assisi, dove con la presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, si � concluso il summit per il dialogo tra le grandi religioni, � stato il fondatore della comunit� di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, con accanto il cardinale di Napoli; Crescenzio Sepe, ad annunciare che tra un anno Napoli ospiter� �il G8 delle religioni�. Quasi sicuramente, l'arcivescovo metropolita di Napoli aveva accennato l'intenzione anche al capo dello Stato, nel corso della recente visita a villa Rosebery.

Nel capoluogo campano l'annuncio dell'importante evento interconfessionale ha immediatamente registrato il consenso sia della comunit� ebraica che di quella islamica. Ma di cosa si tratta, in particolare? L'obiettivo � quello di �portare il Mediterraneo -ha detto Riccardi- al centro dei rapporti tra tutti i popoli che si affacciano su questo mare e trovare assieme sbocchi per la pace�. L'organizzazione prevede almeno un anno di lavoro. E probabilmente saranno alcune centinaia i rappresentanti religiosi che interverranno. �Dopo Assisi - ha aggiunto Riccardi - Napoli ospiter� questo appuntamento che servir� per fare in modo che le tre grandi religioni si confrontino. Noi - ha poi concluso - vorremmo mettere al centro dei colloqui la Terra Santa e il suo futuro�.

Abdullah Amar, imam della moschea di corso Lucci, accoglie con favore l'iniziativa della comunit� di Sant'Egidio: �� un passo avanti - commenta - nell'impegno di favorire il dialogo nazionale e internazionale. Un'opportunit� per comprendersi meglio. Quando le religioni trovano una strada comune di confronto, anche gli uomini hanno la speranza di riconciliarsi�. Nessuna perplessit�, dunque, da parte dell'imam di corso Lucci sulla presenza dei rappresentanti della comunit� ebraica al "G8 delle religioni": �Anche la religione ebraica - spiega Amar - � religione del cielo. Dunque, nessun problema�.

Medesima e serena accoglienza anche da parte di Luciano Tagliacozzo, del direttivo dell'associazione Italia - Israele e membro del fondo nazionale per Israele: �Le idee confliggono - afferma- ma gli uomini dialogano e attraverso il dialogo possono anche trovare uno spazio di intesa, in virt� di una reciproca esigenza di pace. Occorre passare dalla proclamazione del rispetto reciproco delle identit�, all'applicazione concreta e reale di questo assunto, dettato fondante della stessa organizzazione delle Nazioni unite�.

Angelo Agrippa