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16/09/2006 |
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Il G8 delle religioni |
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L'annuncio � partito da Assisi. A Napoli il prossimo incontro di preghiera per la pace. Un'opportunit� per la nostra citt� ma anche una sua naturale predisposizione vista l'allocazione geografica e le caratteristiche della sua gente. Ne parliamo con mons. Ambrogio Spreafico, esponente della comunit� di Sant'Egidio e rettore dell'Universit� Urbaniana di Roma. "Napoli, come ricordava anche il cardinale Sepe, da una parte rappresenta una citt� ponte sul Mediterraneo, il posto in cui si incontrano religioni diverse, talvolta espressioni di conflitto, e dall'altra ha nella sua storia caratteristiche culturali che affondano le radici nell'antica cristianit�. Una citt� che ha espresso nei se-coli una forte presenza cristiana, ma anche ebraica e di altre religioni. Scegliere Napoli quindi come sede del prossimo incontro di preghiera per la pace, significa raccogliere entrambi questi aspetti: quello dell'incontro tra popoli diversi e quello dell'eredit� storica. Una scelta che certamente non ha dimenticato anche il difficile momento che attraversa la citt�... "Scegliere Napoli significa anche proporre un messaggio di conversione in un momento non facile come questo. Attraverso l'incontro interreligioso essa potr� ancora di pi� far emergere tutte quelle forze di amore cristiano e di dialogo che sono molto radicate nella sua gente". Insomma una citt� a tutto tondo... "Napoli fa sempre notizia. Ma al di l� delle difficolt� che troppo spesso leggiamo sui giornali � anche molto bella ed attraente. E importante perci� sfruttare questa sua attrattiva, questo suo punto di forza. Credo che l'incontro di preghiera rappresenti un movente di lotta contro una cultura della morte che a volte prende il sopravvento e a cui fortemente bisogna contrapporre il desiderio di vita, di riscatto e di pace, affinch� ai napoletani venga offerta una condizione di vita pi� degna e pi� pacifica. Credo anche che da questa citt� possa partire forte un messaggio che inviti alla mitezza nello spirito di Ges� alle Beatitudini, una mitezza che contrasta fortemente la violenza. Ci � sembrato perci� naturale individuare Napoli come sede dell'incontro a partire proprio da questo sentito desiderio di esprimere una cultura del bene, accogliendo i leader delle diverse religioni e unendosi a loro in un clima di convivenza". D'altro canto a Napoli esiste una forte presenza della comunit� di S. Egidio che opera con diverse forme di disagio. "S�, e anche questo si sposa con la nostra scelta: esiste un legame stretto fra l'amore per i poveri, per i pi� deboli e lo spirito che anima gli incontri interreligiosi. Entrambi gli aspetti presuppongono un grande rispetto per l'altro che � non solo nella tradizione di S. Egidio ma anche nel nel sentire, nel vivere la fede, e nel modo di essere dei napoletani".
Elena Scarici
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