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17/09/2006 |
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A 20 ANNI DAL PRIMO INCONTRO, LO "SPIRITO DI ASSISI" SOFFIA ANCORA |
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Un forte appello ha concluso l�incontro dei leader religiosi ad Assisi: �La pace � irrinunciabile, anche quando appare difficile o disperato perseguirla�. Non sono parole d�occasione, alle loro spalle ci sono vent�anni di preghiera e di amicizia, a partire dal 1986, quando Giovanni Paolo II invit� le religioni nella citt� umbra a pregare per la pace, gli uni accanto agli altri, perch� non pregassero e non lottassero pi� gli uni contro gli altri. La Comunit� di Sant�Egidio ha continuato quel cammino. Giovanni Paolo II ne fu contento e partecipe: �Ringrazio la Comunit� di Sant�Egidio�, scrisse nel 2002, �per il coraggio e l�audacia con cui ha ripreso lo spirito di Assisi che, di anno in anno, ha fatto sentire la sua forza��. Per lui gli uomini spirituali erano una risorsa di pace per estinguere le inimicizie: �Lo spirito di Assisi costituisce un dono provvidenziale per il nostro tempo. Nella diversit� delle espressioni religiose, lealmente riconosciute come tali�, disse Karol Wojtyla nel 2000, �stare gli uni accanto agli altri manifesta anche visibilmente l�aspirazione all�unit� della famiglia umana�. L�immagine di Assisi, vissuta in luoghi differenti, ha un valore emblematico e educativo per tutte le religioni. Quest�anno, durante le tavole rotonde, si sono avvertite le tensioni, specie quelle provenienti dal Medio Oriente. C�erano israeliani, siriani, egiziani, libanesi. Non si sono nascosti i problemi, ma tutto � avvenuto in un clima di dialogo. Il gran rabbino d�Israele Metzer (che ha condannato le vignette su Maometto di qualche mese fa) ha proposto un impegno dei religiosi per il rilascio dei prigionieri. Tutti i religiosi presenti, alla fine, si sono impegnati a sviluppare lo spirito di pace tra i loro fedeli, concludendo cos�: �Chi semina terrore, morte, violenza in nome di Dio, si ricordi che la pace � il nome di Dio�. L�incontro � stato aperto da un denso messaggio di papa Benedetto XVI, in cui si afferma che Assisi 1986 �costitu� un messaggio vibrante a favore della pace e si rivel� un evento destinato a lasciare il segno nella storia del nostro tempo�: cos� oggi �assume il carattere di puntuale profezia�. Questo testo scompagina la griglia in cui si � costretto il pensiero del Papa: pro o contro lo spirito di Assisi? Benedetto XVI � per la pace, di cui conosce l�arduo cammino, su cui le religioni possono pesare in bene o in male. Insiste sul fatto che la pace va costruita a partire dal cuore dell�uomo. Osserva �come la preghiera non divida ma unisca, e costituisca un elemento determinante per un�efficace pedagogia della pace, imperniata sull�amicizia, sull�accoglienza reciproca, sul dialogo tra gli uomini di diverse culture e religioni�. In tutti gli incontri di Sant�Egidio, come ad Assisi nel 1986, si � sempre pregato in luoghi diversi. � una scelta che Benedetto XVI ha riproposto. Il Papa ha scritto che l�incontro non deve indulgere al relativismo, cos� come fece Giovanni Paolo II nel 1986. Nel 2002 papa Wojtyla aveva scritto a un incontro di Sant�Egidio come fosse da costruire un sincero dialogo �senza indulgere al relativismo n� al sincretismo�. Soprattutto, Benedetto XVI ha ricordato che, purtroppo, dopo il 1989 non si � avverato il sogno di pace. Ha quindi fortemente richiamato alla ricerca della pace senza nascondere �quanto il cammino verso questo fondamentale bene sia difficile e talvolta umanamente disperato�. In questa ricerca, possiamo sentirci impotenti. Esige da noi cristiani molta preghiera e responsabilit�. Cos� si conclude l�appello finale dell�incontro di Assisi 2006: �La nostra speranza � quella di un mondo di pace. Niente � perduto con il dialogo, tutto � possibile con la pace!�.
Andrea Riccardi
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