Comunità di S.Egidio


 

17/09/2006


LO "SPIRITO DI ASSISI" VENT'ANNI DOPO

 

Vent'anni dopo lo storico incontro di Giovanni Paolo II con i capi delle religioni di tutto il mondo ad Assisi, la Comunit� di Sant'Egidio ha riportato nella citt� del Santo 200 leader religiosi, perch� quello che oggi � comunemente definito lo "Spirito di Assisi" soffi ancora potente sul mondo, malgrado le guerre e lo scontro di civilt� evocato da molti. Il Papa ha inviato da Castelgandolfo un lungo messaggio, quasi una relazione d'apertura, nel quale ha definito "audace e profetica" l'intuizione di Karol Wojtyla e ha precisato che nel dialogo tra le varie fedi bisogna evitare inopportune confusioni.

Ratzinger ha spiegato che serve un'efficace pedagogia di pace, che le guerre di religione non possono attribuirsi alla religione in quanto tale, ma ai limiti culturali in cui essa viene vissuta e si sviluppa nel tempo. Poi ha aggiunto, senza posibilit� di equivoci che alla religione non pu� che essere foriera di pace.

Nell'appello finale, firmato sulla piazza della basilica inferiore anche dal presidente Giorgio Napolitano, si legge: La guerra non � inevitabile. Chi usa il nome di Dio per distruggere l'altro si allontana dalla religione pura. Chi semina morte, terrore e violenza in nome di Dio sappia che la pace � il nome di Dio. Poco prima i rappresentanti delle varie religioni avevano pregato in diversi luoghi della citt� (a destra), non insieme ma vicini, come � accaduto per vent'anni durante gli incontri che la Comunit� di Sant'Egidio ha organizzato per far risuonare lo "Spirito di AssiSi". E ogni preghiera era eco delle altre.

Alberto Bobbio