Alcuni possono apparire con uno sguardo vuoto, assente, indifferente a tutto quello che li circonda, altri con atteggiamenti ed espressioni inconsueti o reazioni difficili da comprendere, e c'� chi non riesce a comunicare o lo fa con enormi difficolt�. Ma tutto ci� � solo apparenza, in realt� sentono, pensano e possono rielaborare concetti, basta solo dare loro un modo per esprimersi e lavorare su differenti percorsi comunicativi. Sono i disabili psico-fisici, che grazie al supporto di insegnanti e volontari e all'espressione artistica pittorica, sono in grado invece di mostrare la loro realt� interiore. Ecco come nasce l'iniziativa �Abbasso il Grigio� proposta dalla Comunit� di sant'Egidio, giunta quest'anno alla sua decima edizione. Quattrocento autori, seguiti da un centinaio di operatori, circa 80 opere esposte dal 28 al 30 settembre nel museo di Roma in Trastevere, pi� 3 giorni di incontri, spettacoli, stand e concerti.
Come ogni edizione, anche quella del 2006-2007, verte su un tema importante di attualit�: �I bambini nel mondo - il mondo dei bambini�. Le interpretazioni sono delle pi� varie, dal gioco delle favole, ai problemi quotidiani dei pi� piccoli, dal tema della guerra, al lavoro mi
norile. Gli artisti si sono, infatti, confrontati anche sui ricordi dell'infanzia con le loro paure e sogni, o su tematiche di attualit� impegnative come il problema dei bambini soldato.
�L'esposizione di quest'anno � una anticipazione del frutto di tutto un lavoro che verr� mostrato nel 2007 - ha commentato Mario Marazziti, portavoce della Comunit� di sant'Egidio, che insie
me a Mons. Ambrogio Spreafico, Rettore Magnifico della Pontificia Universit� Urbaniana, hanno presentato la mostra al museo di Trastevere -. Al contrario di quello che comunemente si pensa, la disabilit� non � associata al grigio se si investe fino in fondo su queste persone. Le opere dimostrano il colore e la profondit� di cui � capace un disabile. Dietro a tutto ci� vi � il lavoro che nasce dalla vicinanza e dall'amicizia della Comunit� verso chi soffre ed � in difficolt�. Questi artisti hanno evidenziato che se stimolati, possono mostrare intuizioni straordinarie e capacit� fuori dal comune. In pi� possono anche essere sensibili a progetti di cooperazione internazionale�.
Abbasso il grigio infatti � frutto di trent'anni di impegno con laboratori e scuole d'arte che la Comunit� offre ai
disabili adulti, al quale si sono aggiunte una trentina di associazioni che gestiscono centri diurni per l'handicap.
Attraverso le esperienze passate, i frequentatori di queste scuole hanno evidenziato profondit� di pensiero e di espressione imprigionati nei limiti dovuti all'handicap. Per superare le difficolt� vengono utilizzati tecniche e materiali che si adattano alle diverse manualit�, attraverso le quali hanno prodotto opere di notevole valore artistico anche quando si fa fatica ad esprimersi. Il linguaggio dell'arte ha aiutato i pittori ad acquistare stima in se stessi, e ad assumersi un'identit� positiva e propositiva di fronte alla realt�, coscienti anche di contribuire per la difesa di valori pi� ampi come la salvaguardia della vita e il diritto all'infanzia.
�Attraverso l'amicizia che questi arti
sti hanno sviluppato si sono liberate molte energie - ha commentato Mons. Spreafico -. Il mondo dei disabili ha trovato nella pittura un canale espressivo. Oggi non � facile essere sensibili nei confronti dei pi� bisognosi ed affrontare le proprie paure. I disabili esprimono cos� la bellezza e la drammaticit� insieme, e fanno trasparire un messaggio di speranza, nonostante il dolore�.
Il risultato di questo grande lavoro si traduce in una ricerca espressiva anche sperimentale, con l'utilizzo di tecniche inconsuete come rulli al posto dei pennelli e materiali di recupero fra i quali polistirolo e plastica. Le raffigurazioni umane potrebbero essere difficili da realizzare, e pertanto vengono sostituite con disegni astratti dove il colore diventa il mezzo principale di comunicazione. Fra le opere presentate vi sono alcune contro il lavoro minorile realizzate con pezzi di carbone per significare il lavoro dei bambini nelle miniere o chicchi di caff� e polvere per raccontare la vita dei piccoli sfruttati nelle piantagioni.
Tutte le opere sono in vendita, e il ricavato verr� devoluto al progetto Dream, che da sci anni vede la Comunit� di Sant'Egidio coinvolta in iniziative di prevenzione e terapie contro l'Aids nell'Africa Subsahariana. In quest'area sono stati allestiti centri di diagnosi e cura dell'infezione sia verso i malati che le donne in attesa. Grazie a questi interventi si � riuscito a mettere sotto controllo il contagio madre-bambino nel 97% delle nascite e molti affetti hanno potuto riprendere una vita normale.
Rita Dietrich
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