Comunità di S.Egidio


 

02/11/2006

Invecchiare con i propri ricordi - Un progetto che pu� continuare
L'iniziativa di S.Egidio e Enel Onlus. Alla Provincia una consulta

 

No ai ricoveri nelle case di riposo, s� al trattamento domiciliare, perch� gli anziani vogliono restare a casa propria il pi� a lungo possibile:"Comunit� di S.Egidio" ed "Enel Cuore"propongono al Comune le linee guida di un nuovo sistema assistenziale per la Terza Et�. E scelgono come "palcoscenico" il convegno conclusivo di "A casa � meglio", un progetto pilota contro l'isolamento sociale e l'istituzionalizzazione della persona anziana finanziato in sei citt�-campione dalla Onlus dell'Enel. Le relazioni del geriatra Vittorio Nicita Mauro (Universit� di Messina) e del prof. Leonardo Palombi (Roma-Tor Vergata) hanno acceso il confronto nel salone di rappresentanza di Palazzo Zanca. I due, partendo da dati statistici, hanno puntato l'indice contro gli effetti negativi delle strutture ospedaliere o residenziali. <>. E per stare meglio tra quattro mura, la "Comunit� di S.Egidio" mette a disposizione degli anziani una vera e propria guida: a presentarla � stato Andtrea Nucita, che ha illustrato i contenuti del sito Internet www.comeanziani.it. "Frenare i ricoveri degli anziani in istituto - ha spiegato Alessia Pesaresi, responsabile regionale della Comunit� di S.Egidio - � possibile soltanto con un sistema che coinvolga pubblico, privato, volontariato e vicinato. Cos� si migliora la qualit� della vita e si investono meglio le risorse finanziarie".

In due anni "A casa � meglio" ha permesso di assistere a domicilio 110 anziani; 6 gli operatori impiegati. Oggi, per�, il progetto giunge al capolinea. <>.

Piena disponibilit� � stata manifestata dal sindaco Francantonio Genovese. "E' necessario - ha detto- rilanciare il settore dell'assistenza agli anziani con il prezioso apporto del volontariato: questo sar� uno dei temi cardine della Conferenza economica cittadina". Sulla stessa linea l'assessore ai Serivzi Sociali, Pippo Rao:"Bisogna fare sinergia tra volontariato e cooperazione, con il Comune che bilanci valori etico-morali ed esigenze d'impresa. E' l'integrazione che fa il servizio forte".

Intanto l'assessore provinciale alla Solidariet� sociale della Provincia Pio Amadeo, nel riconoscere la centralit� del ruolo assunto dalle organizzazioni di volontariato nell'intero territorio provinciale, quali reali attori di cambiamento sociale, sempre pi� consapevoli di una missione che unisce l'attenzione all'uomo e alle sue povert�, ad uno sguardo ciritico e responsabile dei contesti, dei vissuti, dei bisogni del territorio, divenendo interlocutori privilegiati nella definizione delle politiche sociali, ha ritenuto prioritario istituire la Consulta provinciale delle organizzazioni di volontariato. "La Consulta - dichiara Amadeo - � uno strumento atteso per anni e fortemente richiesto dalle diverse sigle del volontariato provinciale, quale organo di proposta e consultazione, rappresentativo di tutte le organizzazioni di volontariato del territorio"

Giuseppe Lo Re