Comunità di S.Egidio


 

29/11/2006


�Canto �no� alla pena capitale�

 

ROMA - L�esecuzione capitale � �conveniente solo ai popoli barbari� sosteneva Pietro Leopoldo di Lorena, sovrano illuminato che per primo, nel 1786, la abol� nel Granducato di Toscana. Avvenne esattamente il 30 novembre ed � per ricordare questo anniversario che si celebra domani La Giornata Internazionale contro la Pena di Morte, mobilitazione che interesser� cinquecento citt� del mondo.

L�iniziativa, organizzata dalla Comunit� di Sant�Egidio, il Comune di Roma, l�Universit� Roma Tre, la Regione Lazio e le principali associazioni per i diritti umani, parte oggi alle 17,30 nell�Aula Magna della Facolt� di Lettere e Filosofia di Roma Tre, alla presenza di Paolo Bonolis, Giorgio Tirabassi e attraverso le testimonianze dirette di alcuni ex-condannati a morte, per invitare ad essere incondizionatamente a favore della vita. Prosegue alle 20,45 con il concerto gratuito di Angelo Branduardi �La lauda di Francesco�, opera medievale che amplia il progetto del suo disco L�infinitamente piccolo , tratto dalle scritture di San Francesco di Assisi: �Leggendo le Fonti Francescane ho scoperto la sua rivoluzione: la visione di un universo che non esplode ma implode, che non si sviluppa verso fuori ma all�interno, e la capacit� di comunicare anche con i nemici. La sua storia, che ho narrato anche fuori dall�Italia, ha commosso ovunque�, racconta il trovatore milanese.

Un lavoro filologico, non devozionale, con al centro la figura carismatica di Francesco, ancora modello di spiritualit� in un periodo di secolarizzazione: �Ho musicato i suoi scritti perch� la musica � la pi� grande consolazione, una forma di trascendenza. Gli artisti sono estranei al momento; l�arte non � qui e ora, ma in un altro tempo e in un altro luogo. Soprattutto se il presente non � un bel tempo da raccontare�.

Allora la voce di Branduardi si unisce alla storia di un uomo diventato santo, perch� la santit� non � forse il massimo grado di umanit�? �San Francesco � innanzitutto un uomo, un uomo straordinario vittima della rabbia per le ingiustizie che sceglie la strada della speranza e della compassione. La pena di morte si � dimostrata un deterrente inefficace e sono convinto che l�odio si possa vincere solo con l�amore�.

Simona Orlando