Comunità di S.Egidio


 

16/12/2006

La proposta della Comunit�
�Coi milioni dei corrotti pi� nessuno abbandonato�

 

Deficit stellare. Cominciamo intanto a utilizzare i rientri dalle truffe nella sanit� per un Piano Marshall dedicato agli anziani. E un'occasione unica. Reinventare la qualit� della vita a partire dagli anziani � una scommessa che pu� fare di Roma e del Lazio il futuro desiderabile delle grandi citt� europee. La spesa per le cure �residenziali�, in grandi strutture, ospedaliere o assistenziali � gi� diventata un modello unico insostenibile. Lo dicono i costi e la piramide delle et�. Una volta c'erano tanti bambini e pochi vecchi. Oggi ogni bambino che nasce ha 5, 6 adulti sopra di lui, e pu� arrivare fino a 8 0 9.

L'assistenza domiciliare � una parte importante dell'intervento dalla Germania al Nord Europa (dal 9 al 20% degli anziani in assistenza domiciliare), mentre in Italia siamo a meno del 2%. Da noi le liste di attesa per le Residenze Sanitarie Assistenziali aumentano, anche se ormai queste strutture, costose, hanno perso ampiamente la finalit� iniziale di riabilitazione: nate come superamento delle lungodegenze, ormai non ne esce vivo pi� nessuno. L'RSA � il terminale di molti problemi sociali e sanitari: una risposta triste socialmente e troppo rigida. Ma il vecchio modello ne prevede altre da fare. Costose. E pi� facile investire nell'hardware, edifici, strutture, e rivolgersi a figure professionali classiche. Chi sa costruire, chi sa attrezzare sono poteri forti, contigui, familiari. Quanto costeranno? Una sanit� meno miope cerca invece di favorire le �reti di prossimit�, di creare soluzioni vivibili vicino a dove i vecchi vivono gi�, senza essere sradicati, senza caricare i bisogni sanitari anche di tutti i bisogni sociali, senza dover offrire una risposta sanitaria complessa, di tipo ospedaliero, quando c'� magari solo da ricordarsi di prendere le medicine a orario. L'isolamento uccide pi� di tutte le gravi patologie. Il combinato di solitudine e un incidente casalingo, bronchiti croniche, scarsa mobilit�, ansia, perdita di memoria, diventa letale. Non si muore di perdita della memoria, e neppure di un livido al femore. Se si � soli, invece, s�. E un fattore aggravante che rende mortali anche patologie meno gravi. Basta non avere uno che ti d� l'acqua quando serve.

Sono tre anni che a Roma, a Trastevere e Testaccio c'� un programma-pilota, un modello invidiato in Italia, per raggiungere tutti gli anziani pi� a rischio, anche gli �invisibili�. Il nome � �Insieme fa meno freddo� (inverno) e �Sole s�, soli no� (estate). Il perno � un monitoraggio e uno rete di intervento permanente, tutti i giorni, tutto l'anno. E un'idea della Comunit� di Sant'Egidio realizzata insieme a Regione, Comune, Istituto Superiore della Sanit�, sostenuta finanziariamente, all'avvio, anche dalle Fondazioni Vodafone e Trenta Ore per la Vita. A Fiumicino si � realizzato con un altro sostegno privato, con la Fondazione Enel Cuore. Per trovare tutti gli ultrasettantacinquenni a rischio, isolati, senza telefono, i pi� malandati; il programma ha raggiunto tutti gli anziani, casa per casa. Su 2.700 dichiarati dalle liste comunali, alla fine oltre 2.100 sono risultati i residenti veri. Seguiti costantemente da una centrale operativa, con molte telefonate, visite domiciliari, una rete di sostegno che alla fine ricrea il quartiere-amico: dal medico di base al giornalaio, dal supermercato e negozio di alimentari all'assistente domiciliare, al bar, al farmacista. Nei casi gravi si fa da raccordo con lo specialista e l'ospedale, prima e dopo. La rete di prossimit� � resa efficace dagli assistenti domiciliari e dai coordinatori. La spesa � di mezzo euro al giorno pei anziano. I risultati sono impressionanti. Meno ricoveri, meno carico per i pronto soccorso, meno bisogno di assistenza domiciliare stabile. Non c'� pi� un anziano solo. Si muore di meno: 5,8 per cento all'anno che � molto meno del 7,6 per cento, il dato nazionale dell'anno con mene mortalit� tra gli anziani a Roma, il 2002. In un anno, solo due vecchi su cento hanno avuto bisogno di essere presi in carico dall'assistenza domiciliare comunale, proprio perch� sostenuti in altro modo. Il peso sulle strutture sanitarie pubbliche � uscito dall'�indifferenziato� della guardia medica, del pronto soccorso e del ricovero. Si risparmia, si vive di pi�, meglio, si � curati, si rompe l'anonimato che � la malattia delle grandi citt�, si neutralizza la solitudine, diventa pi� vivibile un intero quartiere, nascono nuovi posti di lavoro, nasce un'alleanza intelligente anche con immigrati e con giovani.

A Roma ci sono 279 mila anziani sopra i 75 anni, e nel Lazio 394 mila. Ci vorrebbero 150 mila euro al giorno, poco pi� per monitorare e sostenere tutti gli anziani del Lazio, ridurre il ricorso incongruo alle strutture sanitarie, eliminare gran parte del dolore e della paura dell'essere vecchivecchi. Quaranta, cinquanta milioni di euro all'anno e sarebbe la prima Regione del mondo a poter dire alle famiglie e a tutti gli anziani: �Nessuno � pi� solo con i propri problemi�, che sia povero o ricco. Cominciamo a usare cos� i soldi che rientrano dalle truffe alla Lady ASL. Il governo potrebbe sostenere. Senz'altro ci sarebbe uno sgravio complessivo delle giornate di degenza. Almeno 5.000 posti di lavoro nuovi per giovani famiglie. Coinvolgendo dai taxi ai parrucchieri, dalle colf ai giornalai, dai portieri ai negozianti ai medici, ai portieri avremmo anche quartieri meno frammentati. In prospettiva, grandi risparmi, certi, nella sanit� �pesante�: una rete di sostegno reale riduce i ricoveri alle sole fasi acute e in molti casi la stessa durata dei ricoveri diminuirebbe, con una rete di sostegno fuori dall'ospedale, al rientro. Si ridurrebbe il volume di affari per i costruttori di cliniche. Lo chiediamo a tutte le autorit� coinvolte: non varrebbe la pena di provarci?

Mario Marazziti