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Corriere Novara |
16/12/2006 |
PRESENTATO LO STUDIO DELL'ASSOCIAZIONE "SOLIDARIET� E ASSISTENZA POPOLARE" |
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Anziani soli e ricoverati in istituto, famiglie formate da extracomunitari e da italiani immigrati dal Sud. Sono queste le categorie pi� disagiate secondo lo studio "Invisibili. Viaggio tra poveri a Novara", condotto dall'Associazione Solidariet� e Assistenza Popolare su un campione di coloro che la Comunit� di Sant'Egidio aiuta e accoglie sul nostro territorio in vari modi. I dati sono stati presentati nei giorni scorsi da Daniela Sironi, referente regionale della Comunit� di S. Egidio, e da Giangiacomo Baroni, presidente Asap. Tramite un questionario sono state valutate 204 famiglie per un totale di 323 persone, di cui il 59% donne e il 41% uomini. Di questi 1'81% sono cittadini italiani, i rimanenti stranieri, in prevalenza marocchini, nigeriani e camerunensi. Oltre il 40% � ospite di istituti per anziani, il 25% vive in affitto in case Atc del Comune: �Tra tutti i fattori di benessere presi in esame sono la casa, il denaro, le relazioni umane e l'integrazione sociale i pilastri su cui poggia il buon equilibrio familiare: con il loro crollo, insieme a quello della salute fisica e/o psichica, la situazione diviene "carente"- ha evidenziato Baroni - Quella "disastrosa", invece, spesso si associa a pazienti anziani in istituto. In generale, in quest'ultimo caso il denaro incide meno della salute, dell'integrazione sociale e della libert� personale. Nel nostro campione le risorse di benessere delle donne sono tutte superiori a quelle degli uomini�. Lo stato civile denota uno stato di solitudine strutturale delle persone considerate: il 46% sono celibi o nubili, il 27% vedovi/e, il 21% coniugati ed il 6% divorziati. Anche la bassa scolarit� � un fattore che ostacola la capacit� di affrontare situazioni complesse: il 53,7% del campione ha la licenza elementare, il 7% � addirittura analfabeta. E l'essere escluso o ormai fuori dal mercato del lavoro determina una ulteriore marginalizzazione dal contesto sociale. La prima grande povert� degli anziani � la solitudine: �Nel campione coloro che vivono a casa sono 65 - queste le parole di Baroni - Il 72% del totale vive solo, di cui i137% in casa di propriet�, il 40% in affitto privato e il 23% in affitto in case di edilizia popolare. Si tratta in maggioranza di donne, vedove o nubili. 11 reddito medio stimato mensile � di 900 euro, ma la quota "carente" vive di pensione minima o altra di basso livello. Met� di loro hanno storie di debiti contratti da lungo tempo. Si associano poi storie di alcolismo e di malattia o disabilit�, che in un terzo circa viene sostenuta con l'assistenza domiciliare�. E gli anziani che vivono in istituto? �Si possono considerare "strutturalmente" poveri e soli: nel campione ben il 44% � nubile/celibe e il 45% vedova/o - ha proseguito Baroni - I problemi che pi� si riscontrano, oltre a quelli della malattia e non-autosufficienza, sono la disabilit� (spesso mentale) e i problemi psichici comportamentali (effetto anche di una sbrigativa destrutturazione degli ospedali psichiatrici). Le aree di maggior deprivazione sono quelle della salute, della libert� personale, degli interessi e dell'integrazione sociale�. Infine, lo studio ha preso in esame la situazione di 85 componenti di 25 famiglie, tutte con insufficienza di reddito e mancanza di autonomia dal punto di vista della copertura per le spese ordinarie: �I1 grave problema � la casa - ha detto Baroni - Nella provincia di Novara la domanda � in continua crescita cos� come il numero di abitanti in edilizia popolare che non � pi� in grado di pagare l'affitto (affitti inesigibili). Chi non riesce ad accedere alla "casa popolare" rischia un collasso della propria situazione familiare�. Per quel che riguarda in particolare le famiglie immigrate, �si tratta di realt� ben inserite e integrate che improvvisamente o progressivamente subiscono un processo di precarizzazione del lavoro fino alla perdita dello stesso o per motivi congiunturali (crisi di settori produttivi) o personali (malattia, invalidit�, problemi familiari) - ha rimarcato Baroni - Di fronte alla crisi economica si trovano senza alcune rete di sostegno: una situazione simile a quella delle famiglie numerose, immigrate dal Sud con problemi di disoccupazione�. Baroni ha concluso: �Per combattere la povert� non bisogna essere mai da soli: anche in situazioni difficili una relazione significativa con una persona o un'associazione ha permesso un percorso di reinserimento sociale�.
Filippo Bezio
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