Il primo del Martirologio � sant�Almachio, che girava per Roma predicando contro la pratica barbara dei combattimenti dei gladiatori e fu ucciso dagli stessi gladiatori. La memoria di sant�Almachio � registrata il 1� gennaio, ma insieme a lui la Chiesa ricorda i fratelli Giovanni e Renato Lego, sacerdoti ammazzati dai rivoluzionari francesi perch� si rifiutavano di abiurare la fede, e padre Mariano Konopiski, morto a Dachau.
Non bastano i giorni dell�anno per mettere in fila i nomi dei martiri. Ce ne sono di noti, come san Lorenzo, ucciso perch� si rifiut� di consegnare all�imperatore romano i tesori della Chiesa, poco denaro che distribu� ai poveri. Ocome Massimiliano Kolbe, morto ad Auschwitz, al posto di un altro condannato a morte. O come Oscar Romero, il vescovo di El Salvador, ucciso nel 1980 mentre celebrava la Messa, di cui � in corso la causa di riconoscimento del martirio, presieduta, come postulatore, da monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, che indossa sempre la croce pettorale di Romero. Ma la maggior parte resta sconosciuta, anche se il secolo del martirio pi� feroce � quello appena passato, poco pi� di cent�anni in tutta la storia della Chiesa. Va a Giovanni Paolo II il merito di aver gettato una luce sul martirio sconosciuto del Novecento. Nel documento programmatico dell�Anno santo Tertio millennio adveniente scrisse: �Nel nostro secolo sono tornati i martiri, spesso sconosciuti, quasi "militi ignoti" della grande causa di Dio. Per quanto � possibile non devono andare perdute nella Chiesa le loro testimonianze�.
E fu Wojtyla a invitare le Chiese locali a raccogliere la documentazione su chi ha sub�to il martirio. Nacque, in vista del Giubileo, la Commissione per i nuovi martiri, espressione anche questa di Giovanni Paolo II, nel Comitato centrale dell�Anno Santo, diretta da don Marco Gnavi, che raccolse 12.692 schede.
Le catacombe del XX secolo
Il professor Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunit� di Sant�Egidio, le studi� per incarico del Papa. Dice Riccardi: �� stato per me come scendere nelle catacombe del XX secolo. � stato un incontro sconvolgente con le storie di tanti uomini e donne caduti per la fede e perch� non hanno voluto rinunciare a un comportamento umano fondato sul Vangelo�.
� il caso di padre Massimiliano Kolbe, canonizzato da Wojtyla, finora unico "martire dell�amore". Ma, dice Riccardi, il libro del martirio dei cristiani del Novecento va ancora scritto: �Non basta studiare singole storie e redigere schede, perch� nello scorso secolo abbiamo assistito al formarsi della storia della Chiesa attraverso il martirio. E soltanto negli ultimi anni del secolo se ne � avuta coscienza�. Wojtyla ne era pi� convinto di altri. Veniva da un Paese, la Polonia, definito "martire". Il suo grande maestro, il primate Wyszynski, quando nel 1973 pot� consacrare la prima chiesa costruita durante il regime comunista, lo fece a Bydgoszcz, luogo di stragi naziste, e non la dedic� a un santo, ma ai "santi martiri fratelli polacchi".
Non possiamo dimenticarli
Osserva Riccardi: �Noi a Sant�Egidio abbiamo praticamente dedicato la chiesa di San Bartolomeo sull�Isola Tiberina a Roma alla memoria dei martiri e durante la Settimana santa si svolge una speciale liturgia della loro memoria. Dimenticare i martiri significa gettar via una parte del cristianesimo�.
Il professore azzarda anche un numero: �Possono essere tre milioni i martiri del Novecento, cristiani morti per la loro fede. Non solo cattolici. Pensate agli ortodossi russi, ammazzati nel lager di Stalin, forse oltre un milione. E poi i cristiani armeni uccisi nell�impero ottomano durante la prima guerra mondiale, quelli ammazzati durante la rivolta dei Boxer in Cina, i martiri della Chiesa spagnola, quelli della guerra civile messicana degli anni Venti. Ma ci sono anche i martiri della violenza economica in America latina e in Africa. A volte sono missionari uccisi insieme ai cristiani locali. Io non mi ero reso conto dell�ampiezza e della complessit� delle vicende della Chiesa del Novecento. Non � solo la storia di qualche cristiano coraggioso, ma la storia di un martirio di massa�.
Andrea Riccardi ha raccolto oltre 9.000 storie di questi cristiani in un libro, Il secolo del martirio, i cristiani nel Novecento (Mondadori). Serve per comprendere che i cristiani vengono colpiti perch� insegnano e non cedono sulla logica dell�amore. Dietro ai fatti si pu� ritrovare la volont� di piegare coscienze liber, strategie e politiche che usano spinte anticlericali e antireligiose. Riccardi ricorda la violenza brutale che ha ammazzato don Pino Puglisi, don Peppino Diana a Casal di Principe (Caserta), ma anche il cardinale di Guadalajara in Messico, perch� l�azione della Chiesa disturbava i signori della droga. Insomma, commenta, �non c�� posto al mondo che non abbia avuto i suoi martiri. Non erano eroi, ma solo cristiani�.
Alberto Bobbio
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