Comunità di S.Egidio


 

26/12/2006


NATALE: 300 A PRANZO COMUNITA' SANT'EGIDIO A FIRENZE
In 300 hanno partecipato al pranzo di Natale della Comunit� di Sant'Egidio a Firenze, nella chiesa di Santo Stefano in Ponte Vecchio, offerta per l'occasione dall'arcidiocesi. Altri pranzi e iniziative della Comunit� nelle citt� di Livorno e Pisa.

 

A Firenze il cardinale Ennio Antonelli ha portato un saluto a tutti i partecipanti. Doni a tutti sono stati consegnati da artigiani e commercianti di Firenze dei comuni circostanti, mentre il pranzo � stato offerto da Guido Guidi per l'Ucid (Unione cristiana imprenditori). E' stata anche donata a non pochi partecipanti al pranzo (senza fissa dimora, immigrati, che con Rom, anziani e altri amici della Comunit� hanno preso parte al pranzo), la guida 'Dove mangiare, vestirsi, lavarsi', una bussola per orientarsi nei servizi di accoglienza e assistenza presenti in citt�, edita con il contributo dell'assessorato Politiche e interventi per l'accoglienza e l'integrazione del Comune di Firenze e dell'Ente Cassa di Risparmio. Quest'anno la guida � stata di nuovo aggiornata perch� diverse notizie sono cambiate. E' aumentato il numero dei centri diurni, cosa molto importante perch� permette a molti, oltre che di usufruire di servizi quotidiani, anche di trovare quasi immediatamente di qualcuno con cui parlare e chiedere quello di cui si ha bisogno. Ma � anche aumentata la domanda d'accoglienza, sintomatica di una certa diffusa povert�.

Nelle stazioni e nelle strade della citt� si assiste ad una presenza sempre pi� alta di persone che dormono all'aperto. Solo nelle stazioni � stato calcolato che dormano abitualmente non meno di 100 persone. Qui i senza fissa dimora sono soprattutto rumeni, zingari e non, tra cui molte donne a volte incinte e con bambini piccoli o piccolissimi. Pochi di loro parlano italiano, per cui � spesso molto difficile comunicare o capire le cose che chiedono. Non meno consistente � l'aumento del numero di italiani che trovano riparo nelle stazioni secondarie della citt� o in altri luoghi (piazze, portici, sottopassaggi). Altre persone che si incontrano per strada vivono negli stabili occupati un po' in tutta la citt�. Secondo stime del Comune attualmente i luoghi occupati sono 14 per un totale di 3000-3500 persone, ma � probabile che altri trovino riparo in capannoni abbandonati o in vere e proprie baracche in periferia.