Comunità di S.Egidio


 

27/12/2006

La festa di solidariet� della comunit� di Sant'Egidio a Poggioreale e nella basilica dei santi Severino e Sossio
A pranzo con detenuti immigrati e bimbi rom
L 'abbraccio del cardinale Sepe

 

PRANZO della solidariet� dietro le sbarre. E partita dal carcere di Poggioreale, il 23 dicembre, l'iniziativa della Comunit� di Sant'Egidio per le feste di Natale che approder� nel pomeriggio del primo gennaio prossimo nella marcia per la pace a Napoli. Tavola apparecchiata nella cappella dell'istituto di pena per 80 detenuti bisognosi. Gli ospiti hanno mangiato serviti da una trentina di volontari, sotto gli occhi delle guardie penitenziarie, in un irrituale clima di armonia e anche momenti di commozione. Tra gli "invitati" il direttore del penitenziario, Salvatore Acerra, L'assessore alle Politiche sociali del Comune, Giulio Riccio, il cantautore Eduardo De Crescenzo, da anni impegnato con le associazioni del volontariato, che finito il pranzo ha cantato alcuni dei brani pi� amati del suo repertorio come "Le mani". Per ogni detenuto un regalo: un pile, un pacchetto di sigarette, una busta da lettere gi� affrancata per scrivere a qualcuno.

Seicento commensali, poi, al pranzo del 25 nella Basilica di San Severino e Sossio. Stranieri, immigrati, persone senza dimora, rom, bambini, anziani, un'umanit� varia e soprattutto dolente. Finita la messa, si � apparecchiata la tavola. E passato per salutare uno per uno i commensali, il cardinale Crescenzio Sepe. L'accoglienza pi� calorosa � stata quella dei bambini rom che lo hanno letteralmente sommerso di abbracci. L'arcivescovo ha promesso che l'anno prossimo si fermer� a pranzo. �Un pranzo con i poveri, non dei poveri, con persone che vengono dal mondo del disagio� spiega Antonio Mattone, tra gli animatori di Sant'Egidio, �hanno collaborato anche tanti che non fanno parte della comunit�, ma hanno chiesto dipartecipare per servire a tavola. Abbiamo avuto offerte da parrocchie, molti privati cittadini, qualche azienda ci ha regalato il vino. E poi c'erano gli amici che conosciamo durante l'anno�. Panettone e regali: maglioni di lana, guanti, walkman per gli stranieri, una gara di solidariet� che � stata un segno di speranza per il fu-turo di Napoli nell'anno che verr�.

Nel segno della pace inizier� il 2007. Con una marcia che si muover� alle 18 da piazza del Ges� e arriver� al Duomo. Ci sar� anche il cardinale Sepe. Un intero "anno di pace": in ottobre Napoli sar� sede della preghiera mondiale di tutte le confessioni, che Sant'Egidio ha organizzato con la diocesi. Dice Mattone: �Verranno 400 capi religiosi da tutto il mondo, mussulmani e ebrei, nel rispetto delle diverse motivazioni, verranno due imam da san Marcellino e da Salerno, i rappresentanti della chiesa ortodossa.

Pregheremo affinch� sia pace per i paesi in guerra, soprattutto quelli che non vengono mai nominati, Uganda, Indonesia, che vivono situazioni molto difficili�. Per Napoli, l'occasione di essere ricordata non per la violenza, ma punto di incontro e di cultura.

Patrizia Capua