QUANDO la solidariet� diventa tangibile e si trasforma in una danza balcanica improvvisata, tra ragazze dell' Est e anziani del Centro storico. Anche quest' anno i genovesi hanno messo mano al portafoglio, rendendo possibile il piccolo-grande miracolo di Natale della comunit� di Sant' Egidio: oltre 1800 veri pranzi natalizi serviti in dieci diversi luoghi a una folla di emarginati, indigenti, anziani, immigrati, tossicodipendenti, malati o semplici persone sole. � stata soprattutto una vera festa di pace e fratellanza universale, con musulmani che hanno servito ai tavoli i loro amici cristiani (e viceversa, naturalmente), nel rispetto delle reciproche differenze culturali e religiose. Il clou della festa a Palazzo Ducale: alla fine del pranzo qualcuno ha avuto l' idea di suonare musica araba e gitana, con ragazze balcaniche che si sono messe a ballare su quella pista improvvisata tra i tavoli, imitate subito dagli altri. La comunit� di Sant' Egidio, come sempre, ha fatto le cose in grande. La location principale � stata quella ospitata dal Munizioniere di Palazzo Ducale, dove hanno festeggiato il Natale 500 persone, per lo pi� anziani ed extracomunitari. Anche la basilica dell' Annunziata � stata trasformata in una mensa solidale per 300 persone: molte persone malate, senza fissa dimora, con problemi di tossicodipendenza. �Molti disabili hanno scelto di passare il Natale con noi - racconta Doriano Saracino, uno dei volontari di Sant' Egidio che hanno servito ai tavoli dell' Annunziata - Non solo quelli assistiti dagli istituti, ma anche quelli che vivono in famiglia: sono venuti qui, con genitori e parenti, per celebrare questa festa insieme�. All' Annunziata ha pranzato anche l' arcivescovo Angelo Bagnasco, che ha voluto fermarsi a ogni tavolo per scambiare qualche parola e gli auguri con i commensali. Un altro centro di accoglienza � stato allestito nei locali dell' Apostolato Liturgico, in via Serra, dove hanno pranzato 150 ospiti, quasi tutti senza fissa dimora. "Hanno scelto via Serra - spiega ancora Saracino - perch� c' � il giardino, e cos� potevano portare anche i loro cani". Le altre mense sono state allestite al Pala Don Bosco di Sampierdarena (250 persone) e all' Auser di Cornigliano (150). Altri 400 pasti sono stati preparati in cinque istituti per anziani: la Doria, Quarto, la Camandolina di Righi, l' istituto Brignole e il David Chiossone. Tutti hanno ricevuto un regalo di Natale: solo roba nuova, comprata grazie alla rete di solidariet� di Sant' Egidio.
Paolo Fizzarotti
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