E� la festa della citt� indifesa che si lascia proteggere dalla forza dell�amicizia e del Vangelo e, infatti, il pranzo di Natale della Comunit� di Sant�Egidio si � svolto in una chiesa, a due passi dal Ponte Vecchio, luminosa e calda, rimarcando, come ha detto il cardinale Antonelli nel portare un saluto ai trecento ospiti, �che la tavola di Dio � mensa dei poveri�. Ci sono gli amici di sempre che alimentano la fraternit� di Sant�Egidio, i senza fissa dimora e i Rom, gli immigrati e gli anziani, giovani e adulti �accolti da re� continua l�arcivescovo. Lasagne e altri piatti natalizi, panettone e pandoro con crema di nocciola, regali. Guido Guidi, per l�Ucid, ha offerto il pranzo, e tanti commercianti e artigiani, compresi ceramisti di Sesto e Montelupo, hanno offerto i doni per tutti. Il prossimo appuntamento: un corteo per Giornata mondiale della pace l�1 gennaio, con appuntamento alle 16 nella piazzetta di Borgo San Jacopo, dietro Ponte Vecchio. A non poche persone che hanno partecipato o si sono affacciate a Santo Stefano � stata consegnata la nuova edizione della guida �Dove mangiare, dormire, lavarsi�, edita con il contributo del Comune e dell�Ente Cassa di Risparmio. E� lo specchio della citt� che cerca di rispondere, dare un sollievo, un orientamento, a quanti, e sono tanti, sono in difficolt�. Solo nelle stazioni � stato calcolato che dormano abitualmente non meno di 100 persone. D�altra parte � aumentato il numero dei centri diurni, cosa molto importante perch� permette a molti, oltre che di usufruire di servizi quotidiani, anche di trovare quasi immediatamente qualcuno con cui parlare e chiedere quello di cui si ha bisogno. Insieme alla speranza dell�alloggio, si sente la necessit� di una maggiore offerta di cure sanitarie (sia visite specialistiche, anche psichiatriche, che di pronto soccorso); un maggior numero di posti letto di prima accoglienza almeno per l�inverno e per le donne; infine un incremento di percorsi di accoglienza e reinserimento anche per i numerosi italiani di mezza et� che non riescono ad uscire da contesti di emarginazione.
Michele Brancale
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