Comunità di S.Egidio


 

La Prealpina

27/12/2006


Natale di solidariet�, Capodanno di pace

 

Sono state tante le associazioni cittadine che, ieri e ancora in questi giorni, si sono impegnate nel dare un concreto aiuto ai pi� poveri, agli emarginati e agli anziani di Novara, consentendo anche a queste persone - spesso immalinconite dalla solitudine - di trascorrere un Natale sereno e in mezzo a tanti amici, senza per altro andare in-contro ad alcuna delle difficolt� cui sono costretti ogni giorno: una parte di popolazione, cui, durante tutto l'anno, non manca di assistere la Caritas diocesana, la Comunit� Sant'Egidio e altre realt� del volontariato.

Proprio la Comunit� Sant'Egidio, come ogni anno, ha offerto in ben nove punti della provincia, sei in citt� e tre nel Borgomanerese, una bella giornata, con il tradizionale pranzo di Natale, a ben 1.200 persone, tra poveri, immigrati, anziani e persone sole.

Un'occasione, questa, in cui tutti i partecipanti si sono sentiti davvero "accolti" e hanno potuto trascorrere qualche ora come in una grande famiglia, vivendo un'atmosfera serena, con golosit�, canti e regali per tutti.

Numerosi sono stati anche i volontari impegnati a servire ai tavoli: tanti di loro sono persone che in passato la stessa Comunit� di Sant'Egidio ha aiutato e che, adesso, raggiunta un certa stabilit� "sociale", hanno voluto offrire a chi ha pi� bisogno il proprio contributo. Tra questi volontari, a Natale, spiccava la presenza del vescovo di Novara, monsignor Renato Corti, che nella giornata del 25 dicembre ha anche fatto visita ai detenuti della Casa circondariale di via Sforzesca.

Durante i vari pranzi organizzati a macchia di leopardo per la provincia sono stati anche distribuiti doni e regalie offerti dai novaresi in questi mesi e portati personalmente o alle sedi di Sant'Egidio o direttamente durante i pranzi organizzati in citt�. Il prossimo appuntamento della Comunit� di Sant'Egidio, realizzata in collaborazione con la Diocesi, sar� la marcia della Pace, in programma 1'1 gennaio lungo le strade del centro.

Monica Curino