�Io non so cosa � la pace. Non l'ho mai vissuta. Nel mio paese c'� sempre una guerra. L'Uganda conta centomila morti per le guerre intestine e oltre un milione e mezzo di rifugiati nei campi profughi�. Le parole di Melissa Nagadya, nata a Kampala e rappresentante in Uganda della Comunit� di Sant'Egidio, gelano il piazzale antistante il Duomo, riscaldato, nella sera di Capodanno, dai respiri e dalle fiaccole dei 500 partecipanti alla marcia della pace. �In Uganda 25mila bambini vivono nel terrore che i soldati entrino nelle loro case per rapirli e trasformarli in mini soldati. E allora scappano via, con il cuore ferito, e vivono strada. Da bimba anche io mi nascondevo e ancora oggi quando in Italia vedo un soldato ho paura�. Poi Melissa grida dal microfono la sua voglia di pace. �In televisione, sui giornali non si parla pi� delle guerre in Africa. Non fa notizia ci� che accade in Costa d'Avorio, in Darfur, in Ciad o nel Sahara. Per l'Uganda da agosto c'� una speranza di pace, con le trattative in coro per cessare la guerra nel nord. Quello che chiediamo all'Europa - conclude Melissa - � una speranza di pace anche per noi. E proprio qui, da Napoli, parte il nostro appello: vi prego non dimenticate l'Africa!�.
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