Niente veglioni, cenoni o festoni sfarzosi. C'� anche chi sceglie di vivere il Capodanno portando un pasto caldo, un pandoro e un bicchiere di spumante ai barboni e ai poveri della citt�. Lo chiamano il �Capodanno alternativo�, ma di alternativo ha solo l'intenzione di andare contro corrente e di dedicare un po' del proprio tempo a chi non ha nessuno.
L'altra notte sono arrivati in duecento alla sede della Comunit� di Sant'Egidio, in via Dandolo, a Roma, pronti a dare una mano per portare cibo e coperte ai pi� poveri della citt�. La Stazione Termini, Tiburtina, Ostiense, San Pietro, fino alla periferia di Rebibbia, Nuovo Salario e Primavalle: la Comunit� di Trastevere ha cercato di raggiungere ogni angolo della Capitale, distribuendo i duecento volontari in piccoli gruppi. Il �cenone� per i poveri � solo una delle tante iniziative promosse dalla Comunit� di Sant'Egidio. L'altra sera � stato un bel Capodanno e alle 22, sebbene con un paio di ore in anticipo, i calici si sono levati in alto per brindare al nuovo anno. leri mattina, invece, la Comunit� di Sant'Egidio ha dato vita alla �Marcia della Pace�, alla quale hanno partecipato, secondo le stime degli organizzatori, oltre 15 mila persone. Un gruppetto di giovani ha innalzato uno striscione sul quale comparivano i nomi dei 33 Paesi ancora in guerra. E un unico coro: mai pi� guerre, trionfi la pacenel mondo intero.
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