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07/01/2007 |
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Presentato dalla Comunit� S. Egidio di Livorno un libretto di indicazioni utili per gli homeless che vivono in citt� |
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�Dove mangiare, dormire, lavarsi � � un libretto realizzato dalla comunit� di Sant�Egidio, � una bussola da tenere in tasca per orientarsi a Livorno �� un complemento all�amicizia sviluppata con chi vive per strada spiega Andrea Samaritani, un volontario della Comunit� - Questo libretto pu� essere utile per loro perch� indica sia i servizi legati a bisogno primari, come mangiare, dormire e lavarsi; sia quelli pi� articolati come ad esempio i centri d�ascolto � Questa guida in pratica aiuta chi vive per strada ad orientarsi e ad affrontare le difficolt� quotidiane, con particolare attenzione a questo periodo dell�anno poich�, come spiega Simona Ticchi, un�altra volontaria, �desideriamo che quest�anno almeno a Livorno nessuno muoia per strada a causa del freddo e soprattutto della solitudine e dell�indifferenza� Questo libretto � stato realizzato proprio perch� la comunit� di Sant�Egidio conosce bene i problemi e i bisogni degli homeless poich� dal 2000 portano loro la cena, coperte calde, un sorriso e comprensione, ma come ci tengono a sottolineare Samaritani e Ticchi �diamo aiuto solo se questo ci viene chiesto e accogliamo la persona per come si presenta e per come �, semplicemente perch� � un fratello; senza dare giudizi di qualsiasi genere e tipo � Spesso nel tempo i volontari della Comunit� riescono ad instaurare anche un rapporto di amicizia e fiducia con chi vive per strada, le quali magari chiedono il loro aiuto per migliorare la loro situazione, come spiega Simona Ticchi �se si � amici dei poveri, nel tempo, accompagnandoli, � possibile aiutarli a migliorare la loro situazione o a salvarsi completamente - e continua - ma se ci fermiamo all�assistenzialismo questo � pi� difficile�. Da un�analisi basata sulla percezione di vita vissuta da questi volontari apprendiamo che i poveri che stazionano permanentemente per strada sono per lo pi�: anziani sfrattati, giovani o adulti che hanno perso il lavoro, persone che a causa di una separazione o un lutto non sono stati in grado di reagire, malati e tossicodipendenti, la costante � tuttavia quella di una situazione familiare alle spalle precaria o addirittura inesistente. Dall�altra parte spesso ci sono delle persone che in una situazione eccezionale vivono per strada per un breve periodo, questo ad esempio � il caso degli immigrati che sono approdati in Italia per lavorare. I volontari di Sant�Egidio portano una media di 70 pasti e coperte a sera, tuttavia sono circa 150 le persone che a Livorno vivono per strada, ma molti di loro non sono immediatamente raggiungibili
Martina Vecce
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