Comunità di S.Egidio


 

11/01/2007


Quei nuovi poveri vecchi, soli e italiani.
Il rapporto della comunit� di S.Egidio cambia ancora la fotografia degli ultimi

 

Meno figli, meno istruzione, meno alimentazione salutare. E tanta fatica in pi� per pagare la casa e le spese impreviste. Sono tante le rinunce dei nuovi poveri italiani (e in particolare romani) cos� come h fotografa il rapporto presentato ieri dalla Comunit�

Sant'Egidio: secondo cui a soffrire maggiormente sono soprattutto le famiglie numerose, da tre figli in su, e quelle composte da anziani e disoccupati.

Tanti (almeno 7mila, secondo le stime di Sant'Egidio) sono anche i senza casa e i diseredati della citt�. Solo 3 rasila riescono ogni sera a trovare posto in ostelli e rifugi del Comune e delle associazioni di volontariato. Duemila restano invece a dormire all'aperto, altrettanti in ripari eli fortuna. E tra ottobre e dicembre 2006 sono stati 11 i morti �della strada�: barboni e senza fissa dimora uccisi da stenti, freddo, solitudine, o da gente ancora pi� disperata di loro. Anche a loro � dedicata l'annuale guida �Dove mangiare, dormire, lavarsi� pubblicata dalla Comunit� anche a Firenze, Genova, Napoli, Pisa e Barcellona. Quella su Roma offre 840 indirizzi per chi non ha casa o reddito, � stata stampata in 13 mila copie �anche grazie al sostegno delle Ferrovie�. La �Guida � uno strumento prezioso per chi � in difficolt� e testimonia la crescita costante eli una rete cittadina di sostegno ed assistenza - commenta Raffaela Milano, assessore comunale alle Politiche sociali - La povert� � fatta di reddito e reazioni sociali. Le politiche nazionali devono valorizzare ci� che di buono le realt� locali hanno cercato di fare, come il registro per mediatori culturali e la sala operativa sociale del Comune�.

La Comunit� offre ogni giorno 2 mila pasti con le �cene itineranti� in giro per la citt�. E poi le mense, a partire da quella, aperta da 23 anni, di Colle Oppio, che soccorrono altre decine di persone in difficolt�. Sia italiani che stranieri (soprattutto romeni, ucraini e albanesi) : anzi, i dati della comunit� sfatano anche il luogo comune dell'immigrato che vive eli assistenzialismo. Perch� gli stranieri sono pi� rapidi ad �affrancarsi� daI sostegno antipovert�: le cifre dimostrano che sono gLi italiani semmai a rimanere �ospiti� delle mense per anni. �Gli immigrati pagano le tasse, appena possono aprono un conto in banca e comprano casa - commenta Mario Marazziti, portavoce di Sant'Egidio - E fanno figli, loro s�.

Proprio quello dei figli � un nodo per Marazziti fondamentale: �In Italia i bambini vengono considerati un problema, un ostacolo e non una risorsa. Se questo stato di cose non cambia in fretta il Paese non ha futuro�. Viceversa solo il 4�/G delle coppie senza figli risulta essere in miseria. Il tasso di fecondit� di 1,33 (figli a testa) delle italiane resta fra i pi� bassi d'Europa, mentre le straniere nel nostro Paese arrivano 912,61. Gi� oggi uno su 10 piccoli nati in Italia � straniero. E tale rester�, almeno fino a che rimarr� in vigore la legge sullo �ius sanguini�, secondo cui la nazionalit� non dipende da dove si nasce, ma dal passaporto dei genitori. �Speriamo che la legge sia modificata al pi� presto - auspica Marazziti - Questi bambini devono diventare italiani. E restare da noi, il Paese del domani avr� bisogno di loro�.

Ma la vita � dura, se non per tutti, per molti. A Roma negli ultimi 7 anni gli affitti sono aumentati del 160%: sono i pi� cari d'Italia. Quasi 30 famiglie su 100 dichiarano di non poter fare fronte a spese impreviste oltre i 600 euro. E per vivere si tagliano le spese: si compra meno carne e verdure (rassegnandosi quindi ad un'alimentazione meno sana) si rinuncia agli esborsi per cultura e istruzione. �Roma � un po' in controtendenza rispetto al resto del Paese, visto che ha un'offerta culturale molto ampia e diversificata - aggiunge Marazziti - Ma molti non se lo possono ugualmente permettere�.

Ester Palma