Comunità di S.Egidio


 

12/01/2007

SOLIDARIET� L'annuale �Guida� ai servizi realizzata dalla Comunit� di sant'Egidio
Un aiuto concreto e affidabile a poveri, anziani e immigrati

 

Un'Italia con scarse prospettive di crescita economica, con una popolazione autoctona sempre pi� anziana e povera, ma con possibili potenziali risorse provenienti esclusivamente dall'immigrazione: questo � il trend ormai confermato anche quest'anno dai dati pi� recenti sull'impoverimento della popolazione raccolti dalla Comunit� di sant'Egidio, in collaborazione con l'lstat e la Commissione per la lotta alla povert� e all'esclusione sociale, presentati ieri, mercoled�, in occasione dell'edizione 2007 della guida �Dove mangiare, dormire e lavarsi� rivolta alla popolazione pi� povera della Capitale.

La tipologia della guida, arrivata alla sua diciassettesima pubblicazione, viene ormai replicata in diverse lingue e in altre citt� italiane, come Firenze, Genova, Napoli, Pisa, nonch� europee fra le quali Parigi e Vienna.

Il tascabile indirizzario di tutti i servizi sociali presenti nel territorio romano, dalle mense e dai dormitori all'assistenza sanitaria, � diventato cos� lo spunto per riassumere lo stato attuale di molte famiglie italiane e straniere in costante lotta contro il rischio di scivolare al disotto della soglia di povert�.

Se da una parte rimane costante il numero di utenti che utilizzano i servizi offerti per fronteggiare le emergenze, sono in continuo aumento i nuclei familiari in balia della precariet� economica dovuta al rincaro delle spese fra cui gli affitti, gli interessi dei prestiti e i beni di consumo ordinario.

�Dai dati nazionali si evince che poco pi� dell'11% delle famiglie residenti in Italia vive al di sotto della povert� relativa, e cio� consuma meno della met� del consumo medio nazionale � ha commentato Mario Marazziti, portavoce della Comunit� di sant'Egidio �. Si tratta soprattutto di famiglie numerose, concentrate nel Centro-Sud della penisola e di anziani soli o a coppia. A seguire un 14% della popolazione che stenta a Finire il mese con lo stipendio e un 28% che dichiara di non essere in grado nemmeno di far fronte ad una spesa imprevista superiore ai 600 curo. Tali dati sono confermati anche nella Capitale, che in aggiunta detiene ormai il primato italiano per i rincaro degli affitti, aumentato negli ultimi 7 anni del 164%. Accanto alle salate pigioni e alle spese di consumo domestico, si deve aggiungere il costo delle utenze casalinghe e quello dei trasporti compresa l'automobile. Ne deriva che una sempre pi� crescente fetta di popolazione non riesce a finire il mese con lo stipendio e si trova costretta a ridurre anche la spesa dei beni alimentari pi� costosi. Nei soli nostri centri si � registrato un aumento del 70% delle telefonate di persone che chiedono aiuti temporanei, nonch� un aumento notevole degli sfratti dovuti alle morosit�. Le condizioni peggiorano notevolmente di fronte a famiglie numerose, dove i figli non costituiscono pi� una risorsa bens� un ulteriore problema. Tali dati non consentono nessuna possibilit� di sviluppo futuro, senza un determinato cambiamento di tendenza che coinvolga le politiche delle abitazioni e del lavoro�.

Negli ultimi due anni a Roma i nuclei familiari con sfratto esecutivo sono arrivati a 1.873 pi� 15.000 famiglie con provvedimenti di sfratto in via di esecuzione. Le richieste annuali per i buoni casa sono 12.000, 3.000 famiglie hanno dovuto ricorrere all'occupazione abusiva, oltre 26.000 sono le domande di alloggio per l'edilizia popolare e 21,000 famiglie vivono in condizioni di coabitazione o sovraffollamento. Colpite sono soprattutto le fasce pi� anziane della popolazione. Il Lazio inoltre si attesta al terzo posto fra le regioni con maggiori protesti, dopo la Campania e la Lombardia, mentre gli assegni scoperti sono arrivati ai 432 milioni di curo.

Con questo quadro, l'incremento delle nascite registrato a livello nazionale � dovuto essenzialmente alla popolazione immigrata, che con una media di un nuovo nato su dieci italiani, ha bilanciato la diminuzione di 60.000 italiani. Negli ultimi 10 anni, se non fosse stata per gli immigrati, l'Italia avrebbe registrato 650.000 abitanti in meno.

La nazionalit� pi� numerosa � l'albanese, seguita dalla marocchina e dalla romena, ciononostante quest'ultima costituisce l'utenza principale delle mensa che la Comunit� di sant'Egidio gestisce a via Dandolo, mentre gli italiani sono 363. Vi � per� una sostanziale differenza fra l'utenza straniera e quella romana che nonostante sia notevolmente meno consistente, tende a rivolgersi al servizio per tempi pi� lunghi, arrivando anche ad oltre 14 anni, dimostrando cos� una situazione di povert� pi� cronicizzata. Complessivamente le richieste degli immigrati, pi� che essere concentrate sul cibo, alloggio e assistenza legale, come avveniva negli anni passati, comprendono sempre di pi� aiuti per l'istruzione.

Le persone nella Capitale che comunque ancora non hanno una dimora definitiva sono circa 7.000, di cui 2.000 dormono direttamente per strada, 3.000 sono ospiti nei centri di accoglienza del Comune o del volontariato e 2.000 occupano alloggi di fortuna come baracche e roulotte. Circa un migliaio di volontari della Comunit� di sant'Egidio sono impegnati ogni sera nella preparazione e nella consegna di 2.000 pasti caldi in tutte le aree della citt�.

Nonostante a Roma siano stati incrementati gli aiuti per far s� che queste persone superino l'emergenza freddo, dall'inizio dell'autunno si sono verificati 11 decessi di senza tetto, mentre le politiche di secondo livello che permettono ai pi� poveri di uscire definitivamente dalle fasce estreme di povert�, ancora sono deboli.

�Le strategia di contrasto alla povert� adottate dalla Capitale ha specificato l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Raffaela Milano � sono soprattutto efficaci per affrontare le situazioni di emergenza. Tuttavia per permettere una migliore qualit� di vita a questi cittadini occorre incrementare sussidi pi� stabili come le politiche per la casa e per il sostegno al lavoro. In aggiunta nella citt� si verificano ancora povert� non solo riguardanti la sfera del reddito, ma anche quella delle relazioni interpersonali, in particolar modo l'integrazione degli anziani e degli adolescenti stranieri. La citt� comunque ha avviato progetti di recupero pi� sistematici come per esempio il registro e i corsi di formazioni per assistenti domestici e per mediatori culturali, la piattaforma alimentare e la sala operativa sociale�.

Rita Dietrich