Comunità di S.Egidio


 

17/01/2007


EBREI - CRISTIANI Alleanza profetica
La preghiera: primo impegno contro l'inimicizia e la guerra

 

"Il dialogo deve portare al riconoscimento dei limiti e delle ricchezze di ciascuno, portare al superamento del desiderio di egemonia ed escludere l'antisemitismo e l'anticristianesimo". Lo ha detto il card. WALTER KASPER , presidente della Pontificia Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo, riferendosi al dialogo islamo-cristiano ed israelo-palestinese. Il porporato � intervenuto al convegno su "La fede d'Israele e l'umanit�", organizzato il 17 gennaio dalla Comunit� di Sant'Egidio in occasione della 18� Giornata per l'ebraismo. "Tra le sfide per il futuro - ha aggiunto il card. Kasper - i figli di Abramo, insieme, possono essere benedizione per tutti accogliendo la drammatica domanda della fame e della miseria dei bambini in Africa".

DIALOGO E AZIONE COMUNE. "Anche in questo contesto di rapidi cambiamenti, ebraismo e cristianesimo danno un contributo essenziale all'umanit�, ieri come oggi," ha affermato il card. GEORGES COTTIER, teologo emerito della Casa Pontificia, testimone dei primi avvicinamenti al mondo ebraico ancor precedenti al Concilio, nell'aprire il convegno. "Un aspetto dell'attuale crisi di fronte alle ricchezze del nostro patrimonio - ha spiegato - � il dissolvimento della memoria nel culto dell'effimero. In questa occasione si presenta a noi l'insostituibile valore d'Israele, espresso da Sant'Agostino. "Questo convegno - ha affermato MARCO IMPAGLIAZZO , presidente della Comunit� di Sant'Egidio - rappresenta un'occasione propizia per fermarsi a riflettere sulle nostre radici profonde, in un mondo incalzante ed impaziente, dominato dall'autorit� politica e a volte bellica". Per il rabbino DAVID ROSEN, presidente della Commissione ebraica per il dialogo interreligioso, "dopo gli anni, pur necessari, del dialogo terapeutico sul passato, � oggi il momento di passare a un nuovo dialogo di azione comune, a partire proprio dalla Commissione bilaterale per il dialogo inaugurata in questi anni dal Vaticano".

UN PATTO CON IL GENERE UMANO. "L'alleanza con l'ebraismo oggi � radicalmente profetica" ha affermato ANDREA RICCARDI , fondatore della Comunit� di Sant'Egidio. "Oggi non � sufficiente un'idea di generica tolleranza - ha proseguito - occorre un patto con tutto il genere umano, come quello di No�. Infatti dal dialogo pu� scaturire una riflessione per tutto l'umanesimo". Il rabbino capo di Israele YONA METZGER ha voluto ricordare la centralit� del sabato: "Giorno da dedicare al Signore e al riposo, a vantaggio dell'edificazione umana e spirituale di ciascuno", in opposizione all'incalzante modello economico totalizzante. Ricordando poi il valore sacro di ogni vita per la religione ebraica, che si esprime nella prescrizione dell'amorevole assistenza, Metzger ha espresso la profonda gratitudine per le opere e i gesti di altruismo di ispirazione cristiana. Il rabbino capo d'Israele, infine, ha auspicato che Benedetto XVI possa estendere la Giornata per l'ebraismo a tutte le realt� cattoliche nel mondo.

DIALOGO E PACE. "Shalom nel mondo ebraico non � solo assenza di guerra, ma anche realizzazione della giustizia" ha sottolineato ENZO BIANCHI , priore della Comunit� di Bose, ricordando come nei salmi questo appaia quasi "martellante". Tuttavia preghiera e dialogo procedono insieme per il priore, che ha affermato: "Una definizione del dialogo � la preghiera di intercessione per la pace. Intercedere per la pace vuol dire fare un passo avanti per mettersi tra le due parti, come Mos� nel deserto. Quindi � assumere responsabilit� precise, a costo di pagare personalmente. Dunque la preghiera non � fuga dalle responsabilit�, ma � la prima opera, il primo impegno contro l'inimicizia e la guerra. Cristiani ed ebrei insieme - ha concluso - possono accelerare la realizzazione della pace". "Condivido pienamente il valore pratico della preghiera per la pace, come quella che annualmente viviamo nello spirito di Assisi - ha confermato ODED WIENER , direttore del Gran rabbinato d'Israele. - Per il raggiungimento della pace occorre un grande sforzo umano, superando gli interessi personali, perch� si realizzi la visione del profeta Ezechiele".

Lia Mancini