Comunità di S.Egidio


 

02/02/2007


�MA ORA � DECISIVO COINVOLGERE ANCHE I PAESI NON EUROPEI�

 

Storicamente in prima linea per promuovere la pace nel mondo, la Comunit� di Sant'Egidio di Roma si batte da armi anche contro la pena di morte. A uno dei suoi leader, Mario Marazziti, abbiamo rivolto alcune domande sul dibattito internazionale che da sempre divide la comunit� internazionale su questo tema.

L'Italia si � gi� distinta per due Iniziative Internazionali contro la pena di morte. Quali sono I maggiori protagonisti In campo?

�Sono molti anni che l'Italia � in prima linea a livello di governo. Nessuno tocchi Caino, la Comunit� di Sant'Egidio e altre associazioni sono le pi� attive a livello mondiale. E da molto vicino all'Italia, la chiesa cattolica, insieme alla Ue, � di fatto diventata la prima e unica grande agenzia mondiale che ha ritenuto la pena capitale, oramai, uno strumento del passato�.

Parliamo del tentativi precedenti non andati in porto...

�L'Italia si era gi� distinta per avere sostenuto alla Commissione Onu a Ginevra una prima risoluzione per una moratoria universale. Ma a Ginevra la commissione � stata chiusa e adesso l'iniziativa si sposta sempre di pi� a livello dell'Assemblea generale dove l'Italia era stata attiva anche nel 1999 per la prima presentazione di un testo europeo su questo tema. In quella sede, l'Italia lavor� anche a smussare l'opposizione interna all'Assemblea cercando di svuotare l'argomento principale cavalcato dagli oppositori alla cancellazione della pena di morte�.

Diritto Internazionale contro quello nazionale?

�Per gli oppositori la giustizia era e sarebbe un affare interno. La posizione opposta, rappresentata dall'Italia e dall'Europa, era che non si tratta solo di una questione nazionale ma anche di diritti umani e, quindi, � tema universale. Entrambi i contendenti facevano riferimento agli articoli 2 e 3 della Carta costitutiva delle Nazioni Unite laddove si dice che l'Onu non si occupa di questioni interne agili Stati membri ma i diritti umani interessano tutti. In fondo, l'Italia proponeva di porre un preambolo al testo dove si riaffermava la natura dell'Onu per poi far approvare la risoluzione sulla moratoria. Ma dentro l'Europa alcuni Paesi, tra cui la Gran Bretagna, assunsero una posizione che � possibile definire "massimalista", non accettando il preambolo. La risoluzione venne ritirata perch� sarebbe stata sconfitta. E la motivazione vera con cui questa risoluzione non sarebbe passata era che si sarebbe trattato di un'iniziativa neocolonialista dei paesi ricchi che avrebbero imposto a quelli poveri la loro concezione dei diritti umani. Questa abile campagna politico-culturale era guidata da Singapore, verosimilmente per conto della grande Cina e degli Stati Uniti. E dunque molto positivo che l'Italia prenda oggi questa iniziativa ma � importante che non sia solo un'iniziativa italiana o solo europea, altrimenti quel-l'argomento del neocolonialismo pu� essere usato di nuovo�.

Lei nel 1998 ha curato un libro a pi� mani Intitolato �Non uccidere�. Comandamento quanto mai attuale In questi giorni, tra polemiche Internazionali... �Per me come cristiano la vita � solo nelle mani di Dio e nessun pu� togliere quello che non pu� restituire. La pena di morte � uno strumento barbaro che aggiunge una morte alle morti esistenti. E non restituisce la vita al-le vittime. Poi: solo 1'1% degli omicidi � punito con la pena capitale, per fortuna ed anche negli Usa. Allora bisognerebbe dire che 99 famiglie su 100 sono private di questo diritto. In terzo luogo non � un deterrente al crimine grave perch� in nessun paese i delitti sono calati laddove � stata reintrodotta o mantenuta la pena di morte. In pi�, nei paesi non democratici, � uno strumento di controllo dell'opposizione sociale e politica mentre in quelli democratici � fortemente macchiata di ingiustizia perch� colpisce maggiormente le minoranze sociali e razziali e i marginali in un rapporto di 9 a 1�

Daniele Vaninetti