�Dove chi aiuta si confonde con chi � aiutato�: forse � questa, fra le espressioni usate dal Cardinale Poupard nella sua omelia per descrivere la Comunit� di Sant'Egidio, quella che pi� aiuta a comprendere una realt� costruita principalmente sull'amore, sulla pace e sulla preghiera. E nella Basilica di San Giovanni in Laterano molte persone di diversa estrazione, con storie e radici diverse, sedevano, gioved� 8 febbraio, l'una accanto all'altra per la Celebrazione Eucaristica presieduta appunto dal Cardinale Poupard e concelebrata, tra gli altri, dai Cardinali Renato Raffaele Martino, Presidente dei Pontifici Consigli della Giustizia e della Pace e per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti; Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali; Jean-Louis Tauran, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa; Achille Silvestrini, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali; e da 150 Presuli, tra i i quali Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni-Narni-Amelia; Mons. Giuseppe Betori, Segretario Generale della Cei; Mons. Renato Boccardo, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della citt� del Vaticano.
Ed il respiro leggero della pace si poteva avvertire nella Basilica anche osservando gli 11 rappresentanti delle altre Chiese e comunit� ecclesiali. Tra loro mar Gregorios Ibrahim, Vescovo siro-ortodosso di Aleppo, che ha pregato per la pace in Medio-Oriente. Una preghiera ed una presenza, quella del desiderio della pace, che ha interpellato anche e soprattutto gli esponenti deI mondo politico presenti, tra i quali il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Romano Prodi, il ministro della Giustizia Clemente Mastella, il ministro per i Giovani e lo Sport Giovanna Melandri, il ministro per gli Affari Regionali Linda Lanzillotta, l'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, l'ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, e il vice-sindaco di Roma, Maria Pia Garavaglia. Con loro, 40 ambasciatori e tanti amici della Comunit� di Sant'Egidio, tra i quali la fondatrice uzbeka dell'associazione �Madri contro la pena di morte�, Tamara Chikunova, che � riuscita grazie al suo impegno a far abolire la pena capitale in Kyrgyzstan.
Nel ricordare e celebrare il 390 anniversario della fondazione della Comunit� di Sant'Egidio (nata il 7 febbraio del 1968 per iniziativa di Andrea Riccardi), occorre sottolineare l'opera che anche quest'anno, sotto la presidenza di Marco Impagliazzo, la Comunit� ha svolto a favore del dialogo, della pace e del-la solidariet�. Un anno nel quale il dialogo tra uomini e donne di religione e di cultura diversa � stato al centro in molti modi della vita della Comunit� di Sant'Egidio �dalle numerose reliquie - ricordano nella Comunit� - che sono giunte alla Basilica di san Bartolomeo all'Isola Tiberina, assieme all'Arcivescovo di Canterbury S.G. Rowan Williams, al primo Incontro Internazionale Interreligioso che � stato organizzato nel solco dello spirito di Assisi assieme alla Georgetown University e poi con il XX Incontro Uomini e Religioni, che ha visto i capi delle religioni di tutto il mondo ad Assisi, dal 4 al 5 settembre, assieme a uomini e donne di cultura e testimoni del nostro tempo�. Ma, spiegano bene alla Sant'Egidio, se �il bilancio della vita della Comunit� in Italia, in Europa e nel mondo potrebbe essere un elenco di azioni, iniziative (tra le altre il programma Dream per la prevenzione e cura dell'Aids in Africa e l'azione per la moratoria della pena di morte) e, in qualche caso, di risultati, il filo che lega tutto, la vita difficile di piccole comunit� di cristiani in terre complicate come il Pakistan, l'India, l'Indonesia, o comunit� che vivono la loro amicizia con i poveri e la preghiera serale nelle pi� confortevoli citt� europee, � stato lo sforzo di vivere con i poveri l'amore di Ges� per i poveri. I poveri come amici di Ges� e i nostri amici, � un altro modo di raccontare un anno difficile per il mondo, fra terrorismo, guerra nuovi scenari inquietanti in Medio Oriente, Africa e Asia�.
Si spiega anche cos� come la preghiera principale della Comunit� di Sant'Egidio, ospitata nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, sia diventata un luogo di pellegrinaggio e di preghiera nella citt� di Roma, con circa 300.000 presenze in un anno.
E cos� che si spiega anche come sia diventato un punto di riferimento la chiesa di san Bartolomeo alll'Isola Tiberina, che ospita il primo Memoriale dei Martiri del Nostro Tempo e raccoglie reliquie del Vescovo Romero e di Paul Schneider, di Franz Jaegerstatter, il contadino tedesco che da solo ha resistito al nazismo per fedelt� evangelica, dei martiri ruandesi e melanesiani. �E diventata un altro centro aperto a tutti per la preghiera e ritrovare il senso profondo di un amore che non risparmia se stessi e che parla a tutti�.
Marco Bellizi
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