Comunità di S.Egidio


 

15/02/2007

Anziani, la guida di S. Egidio
PERSONE, NON NUMERI

 

Le cifre che riguardano la popolazione di per s� sono aride e spesso inintellegibili se non facciamo lo sforzo di incarnarle in volti, corpi e vite. Cos� l'informazione fornita dalla Comunit� di Sant'Egidio che l'indice di vecchiaia negli ultimi quindici anni a Roma � raddoppiato potrebbe apparire una mera statistica se non fosse accompagnata dalla pubblicazione, realizzata dalla stessa Comunit� insieme al Comune, significativamente intitolata �Come rimanere a casa propria da anziani�, che sar� distribuita oggi anche con �Magazine� del Corriere. Questo libretto non � un semplice servizio: trasforma i numeri in persone, con le lore necessit� ma anche con le loro attese e speranze. E ci dice giustamente che la casa propria degli anziani non � solo il tetto che � se sono fortunati e soprattutto aiutati � riescono a mantenere sopra la testa, ma il quartiere e la citt� tutta.

La citt� con le sue strade. Per gli anziani rimanere a casa vuol dire anche conservare le proprie abitudini non solo domestiche. Fare la spesa, passeggiare, vedere altri esseri umani. Per tutte queste attivit� l'agibilit� delle strade � fondamentale. Altre cifre per� ci dicono che gli incidenti stradali, spesso mortali, in cui incorrono i pedoni a Roma sono sensibilmente in aumento, e che spesso le vittime sono proprio gli anziani: due giorni fa nel centrale viale del Policlinico una settantaduenne ha perso la vita dopo essere stata investita da un furgone che poi � fuggito. C'�, per contrastare questo dato allarmante, almeno un basilare servizio che non richiede oculate strategie e un particolare impegno di solidariet�: le strisce pedonali. Ma a Roma le strisce pedonali o mancano o non ricevono la dovuta manutenzione o non sono rispettate. A volte decorano si fa per dire � l'asfalto come relitti di strani graffiti orizzontali, ai quali il tempo e l'incuria hanno tolto ogni autorevolezza. Ma anche dove continua a brillare, quel bianco � solo per pochi automobilisti un segnale di attenzione o di fermata. E per pochissimi pedoni un avviso di sicurezza. Se consideriamo la citt�, come dovremmo, la casa di una nostra famiglia comunitaria, � come se per andare da una stanza all'altra dovessimo ogni volta affrontare un rischio. E un problema avvertito da tutti, ma per chi deve camminare pi� lentamente o affidandosi a un bastone o su una sedia a rotelle � particolarmente minaccioso. I problemi del traffico in una grande citt� come la nostra richiedono complicate soluzioni; le strisce pedonali no. Basta la manutenzione, il rispetto della regola, e una convinta sorveglianza.

Elisabbetta Rasy