Comunità di S.Egidio


 

06/03/2007


SANITA':ANCHE A NAPOLI ASSISTENZA DOMICILIARE PER 90 ANZIANI

 

Tina ha 82 anni e vive nel quartiere sanita', dopo una frattura al femore e' stata operata e ha iniziato la riabilitazione. Grazie all'aiuto dei volontari della comunita' di Sant'Egidio ha fatto solo 7 giorni di ospedale ed oggi e' in piedi. Ogni giorno attende i volontari per andare in giro e continuare la riabilitazione. Lei e' una dei 90 anziani napoletani inseriti nel progetto di assistenza domiciliare agli anziani ''A casa e' meglio'' realizzato dalla Comunita' di Sant'Egidio e da Enel Cuore Onlus. A Napoli 19 uomini e 71 donne del quartiere Sanita' ogni giorno vengono assistiti dai volontari dell'associazione di volontariato. Un terzo di loro non e' autosufficiente e solo 1 su 10 ha qualche aiuto in casa. Piu' della meta' ha tra i 75 e gli 84 anni, il 42% di essi sono soli e il 45% vive con la sola pensione sociale. Il progetto nazionale ''A casa e' meglio'' e' stato avviato nel capoluogo campano da un anno, grazie anche al finanziamento da parte di Enel Cuore di circa 1.250.000 euro. Oggi, in un convegno sono stati illustrati i risultati raggiunti. Un incontro a cui hanno partecipato Mario De Finis, rappresentante della Comunita' di Sant'Egidio, Roberto Zangradi, consigliere di Enel Cuore, Massimo Marelli dell'Universita' degli Studi di Napoli Federico II, il filosofo Aldo Masullo, e il geriatra Riccardo Muschera. In questi primi 3 anni di attivita' il programma ha raggiunto in 6 citta' (oltre Napoli, Novara, Savona, Livorno, Fiumicino e Messina) circa 530 anziani ultrasettantenni privi di assistenza domiciliare e in condizioni di isolamento. Elementi caratterizzanti del programma sono: gratuita' totale di tutti gli interventi effettuati, monitoraggio attivo (il servizio ha cercato gli anziani, senza aspettare che questi richiedessero l'intervento), gestione delle criticita', tempestivita' nell'intervento, presenza ''porta a porta''.(ANSA).