Comunità di S.Egidio


 

07/03/2007


ACCORDO DI PACE: IL RUOLO POSITIVO DELLA CHIESA CATTOLICA

 

�Grazie all�accordo di pace firmato a Ouagadougou oggi c�� pi� speranza e pi� ottimismo in Costa d�Avorio�, afferma con fiducia una delle fonti ecclesiali interpellate in questi giorni direttamente dalla MISNA. �E la Chiesa ha seguito con attenzione e sostenuto con impegno il dialogo diretto tra il presidente Laurent Gabgbo e il leader delle Forze Nuove, Guillaume Soro�. I vescovi del Burkina Faso da tempo hanno avviato incontri diretti e periodici con l�episcopato ivoriano e certamente qualche prelato ivoriano ha contatti diretti sia con il presidente Gbagbo che con il portavoce delle Forze Nuove, che sono entrambe com�� noto ex-seminaristi. Dal canto suo, la Chiesa burkinab� ha sempre sostenuto il ruolo di mediatore della pace del presidente Blaise Compaor� e ancora recentemente l�arcivescovo di Ouagadougou, Jean-Marie Untaani Compaor�, parlava di questo dialogo diretto tra i protagonisti della crisi ivoriana e la mediazione del presidente burkinab�, in qualit� di presidente di turno della Comunit� economica degli stati dell�Africa Occidentale (CEDEAO), come �un�iniziativa benedetta da Dio�. Occorre poi ricordare che Mario Giro, responsabile delle relazioni internazionali della Comunit� di Sant'Egidio, era ospite del presidente Compaor� proprio negli stessi giorni in cui si firmava l�accordo di pace a Ouagadougou. Non � quindi mancato il sostegno della comunit� cattolica al dialogo diretto tra le parti in causa di questa lunga crisi che coinvolge l�intera regione dell�Africa Occidentale, che d�altra parte non avrebbe potuto avere un esito positivo se non ci fosse stato l�assenso di quasi tutti i leaders dei partiti politici ivoriani e del Gruppo di lavoro internazionale, creato nell�ottobre del 2005 dall�Unione africana (con l�avallo dell�ONU) per seguire e verificare la soluzione della crisi. �Resta solo l�incertezza degli sviluppi immediati che l�accordo prevede si concretizzino nelle prossime settimane: quale ruolo assumeranno i diversi protagonisti della scena politica ivoriana nel nuovo assetto istituzionale previsto dall�accordo e quali sviluppi prender� la riorganizzazione delle forze armate.� Prevale comunque un generale senso di ottimismo anche in seno alla comunit� ecclesiale, nonostante i molteplici motivi di preoccupazione: �oggi la Costa d�Avorio � un paese povero: la divisione tra nord e sud ha provocato fame, distruzione, disoccupazione a livelli allarmanti, e tuttavia ha impedito lo scontro diretto, la guerra aperta�. �Il porto di Abidjan sta recuperando energie, ma quello di San Pedro ha perso i 2/3 delle sue risorse�. Diventa sempre pi� evidente la necessit� di smantellare progressivamente la cosiddetta �zona di fiducia�, la fascia che separa i territori del nord da quelli del sud, presidiata dalle forze dell�Onu e da quelle francesi, e ridare unit� ed energia nuova al paese.