Comunità di S.Egidio


 

03/04/2007


Conoscersi e convivere: una rivista per il dialogo

 

Nel giorno del secondo anniversario della morte di papa Giovanni Paolo II (� stato lui l'uomo pi� citato durante l'incontro di ieri, insieme alle parole dialogo e pace) da Roma parte l'appello a �Conoscersi e convivere�. Appello rivolto a cristiani, ebrei e musulmani che insieme, per la prima volta, dirigono e redigono una neonata rivista, voluta e patrocinata dal sindaco di Roma Veltroni. Il numero zero dell'anno primo 2007, dedicato al tema �La citt� del dialogo�, � stato presentato ieri all'Ara Pacis. Col sindaco, l'imam della Moschea di Roma, il cardinal Poupard e il vicepresidente della comunit� ebraica Riccardo Pacifici.

Direttore responsabile di �Conoscersi e convivere� - titolo della rivista che verr� distribuita in citt� gratuitamente tra gli appartenenti alle comunit� delle tre grandi religioni monoteiste - � Walter Verini, capo segreteria del sindaco di Roma. Ma senza nulla togliere al suo ruolo, spirito o obiettivo della pubblicazione si colgono meglio nel leggere i nomi dei tre condirettori che insieme, a sei mani, firmano anche l'editoriale d'esordio: Benedetto Carucci, rabbino. esperto talmudista, studioso e direttore dell'insegnamento delle materie ebraiche nelle scuole della comunit� di Roma; Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d'Italia; e Andrea Riccardi, ordinario di Storia contemporanea e fondatore della Comunit� di Sant'Egidio.

�Abbattere i muri - scrivono i tre - : � partendo da questo atteggiamento che si pu� giungere a proclamare la divinit� di Dio, quell'unico Dio che ha nomi diversi, e ad assumere la responsabilit� del suo servizio. Spalla a spalla, o forse con un'unica spalla, mantenendo le proprie diversit�. Conoscendo, conoscendosi e per questo capaci di convivere�. E spalla a spalla erano seduti, ieri, il cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio della cultura e di quello per il dialogo interreligioso, Riccardo Pacifici e l'imam di Roma Alaa di Eddin Al-Gobashy, oltre ai condirettori della testata.

�Questa rivista nasce da un lavoro che dura da anni - ha ricordato Veltroni - gi� all'indomani dell'11 settembre 2001, quando la citt� ospit� una grande fiaccolata con i rappresentanti di tutte le comunit� religiose�. L'idea fu poi lanciata, dallo stesso Veltroni, all'indomani delle tensioni provocate dalla t-shirt anti-Maometto (giornale danese, poi esibita dall'ex ministro leghista Calderoli) e dagli assalti di manifestanti al Consolato italiano in Libia. Roma gi� da allora si propose come citt� modello del dialogo e dell'incontro, temi ribaditi ieri all'Ara Pacis tramite la metafora ricorrente di una cultura dei �ponti� opposta a quella degli �steccati�. �Non credo ci sia altra soluzione alla complessit� del mond� contemporaneo�, ha detto il sindaco, orgoglioso che a Roma possa �accadere ci� che nel mondo � impensabile�, ovvero far �incontrare� le diverse comunit� - cattolica, ebraica, musulmana - coinvolgendole in questo inedito progetto editoriale (il numero pubblicato - 82 pagine tra storie, cronache, viaggi, libri, film - contiene anche un messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mentre le prossime uscite saranno dedicate ai temi spazio sacro, tempo, ragione e fede).

A Riccardo Pacifici, portavoce della comunit� ebraica di Roma, intervenuto in rappresentanza del rabbino capo della capitale Riccardo Di Segni (assente per impegni all' antivigilia della Pasqua ebraica) il compito di ricordare ieri che al di l� dei gi� pregevoli sforzi diplomatici la rivista, attraverso lo strumento fondamentale della reciproca conoscenza, ha obiettivi concreti: �Siamo qui oggi - ha detto - per testimoniare anche che non ci fermeremo, e che siamo pronti a fare tante altre cose in favore del dialogo�. E ha cos� invitato l'imam di Roma �a visitare la nostra sinagoga�, contraccambiando la visita che Di Segni fece al centro di Monte Antenne un anno fa.

�Siamo uniti per il dialogo e lo proponiamo non solo a parole ma anche con la vita�, ha detto il cardinal Poupard. �Dialogo, dialogo, dialogo� ha rilanciato Al-Gobashy, con un invito rivolto a tutti a compiere concrete �azioni quotidiane� per la pace e la giustizia.

Edoardo Sassi