Comunità di S.Egidio


 

08/04/2007

Oggi la Marcia per la vita
Le campane e le luci

 

Natale si impone. Pasqua no. A Pasqua il tempo, anche nelle nostre citt�, si divide in due. Si vede bene a Trastevere, San Lorenzo, Campo de� Fiori. Trattorie, turisti, tavolini, ambulanti, mangiafuoco, suonatori. La Settimana � Santa se la si cerca dentro di s�, in una chiesa, da fuori non si capisce tanto. A Pasqua la citt� laica e quella cristiana hanno tempi diversi: Dio crocifisso e condannato a morte, la Via Crucis del papa al Colosseo, ma anche la citt� in pieno boom turistico. A mezzanotte, per�, le due citt� si sono parlate. Le campane di mezzanotte e il Colosseo illuminato per dire �basta con la morte, c�� bisogno di vita, sempre�.

Proprio per fermare la pena di morte su tutto il pianeta il Comune, la Comunit� di Sant�Egidio, Nessuno Tocchi Caino, i radicali hanno chiamato a raccolta uomini e donne di buona volont� per una marcia di festa, di vita, dal Campidoglio a Piazza san Pietro, per ascoltare l�Angelus di papa Benedetto e il suo messaggio al mondo. Che quel cinico del Colosseo, che sa bene cosa � la violenza e la morte, diventi un simbolo di vita � una buona notizia.

La Marcia di questa mattina si svolge a Roma ma � per il mondo. Fa bene alla salute, al cuore e alla mente. � meglio di una settimana bianca e dovrebbe valere come crediti scolastici. Aiuta a capire molte cose: come la vendetta (fosse pure di stato) non risolve mai i problemi, che la pena capitale � una scorciatoia �militare� a problemi sociali, umilia non solo chi la subisce, ma anche chi la d�: non si pu� mai scendere al livello di chi d� la morte. Non c�� mai giustizia senza vita. � anche un antidoto, perch� non si � mai vaccinati per sempre dalla tentazione di pensare che un gesto forte, la violenza sono la soluzione. � un�illusione pensare che il male � sempre lontano e al di fuori di noi e che basta amputare l�arto �malato� per stare tutti meglio. E� un�illusione pericolosa anche nella vita urbana, perch� aiuta a separarci dagli altri, a creare barricate, a cercare capri espiatori. Da Roma, allora, per arrivare a una Risoluzione per una Moratoria Universale della pena capitale alle Nazioni Unite.

Questa citt� � una riserva dell�umano e dello spirito per il mondo, come i grandi ghiacciai che proteggono dal riscaldamento globale. C�� chi pensa: il male � tutto l� e il bene � tutto di qua, al di l� del muro dei bracci della morte, o di casa mia. Non � vero. Non � vero che se non si desidera la morte di un assassino si vuole meno bene alle vittime, e non � vero che se c�� la pena di morte i crimini gravi diminuiscono. Non � successo in nessun paese del mondo. Quando in Texas, nel 1982, sono riprese le esecuzioni, le celle nel braccio della morte erano sei. Adesso sono 500. La pena capitale legittima e rafforza a nome di tutta la societ� e con l�autorit� dello stato proprio una cultura di morte.

� allora una bella giornata questa Pasqua. Un mondo che sa fermare la pena capitale potrebbe ritrovare anche il senso di quello che conta nella vita. Pu� essere un bel regalo di Roma al mondo.

Mario Marazziti