Comunità di S.Egidio


 

FIDES

29/04/2007


AFRICA/UGANDA - �Si respira un clima di fiducia sull�esito positivo delle trattative� dice un rappresentante della Comunit� di Sant�Egidio ai colloqui di pace per il nord Uganda, ripresi ieri

 

Juba (Agenzia Fides)- �Si respira un clima di fiducia e di ottimismo sull�esito dei colloqui di pace� dice all�Agenzia Fides Giancarlo Penza, uno dei �facilitatori� della Comunit� di Sant�Egidio ai colloqui di pace per il nord Uganda che sono ripresi ieri, 26 aprile, a Juba nel sud Sudan.

�Sia il principale negoziatore, il Vicepresidente sud-sudanese Riek Machar, sia l�inviato speciale delle Nazioni Unite, l�ex Presidente del Mozambico, Joaquim Chissano, hanno sottolineato nei loro discorsi la necessit� di recuperare il tempo perduto nei mesi scorsi e, allo stesso tempo, hanno espresso la loro fiducia sull�esito positivo del negoziato� dice Penza.

I negoziati di pace tra il governo ugandese e i ribelli dell�Esercito di Resistenza del Signore (LRA) erano iniziati l�anno scorso. All�inizio di gennaio per� la delegazione dell�LRA aveva abbandonato le trattative che si svolgevano a Juba nel sud Sudan, avanzando la richiesta di un cambiamento del luogo dei colloqui (vedi Fides 16 gennaio, 7 febbraio e 15 marzo 2007). Il gruppo di guerriglia ugandese aveva motivato la richiesta di una nuova sede delle trattative con i timori provocati dalle parole del Presidente sudanese, Omar Bashir, di aver intenzione di �eliminare l�LRA dal Sudan�.

Grazie agli sforzi della comunit� internazionale, i negoziati sono ora ripresi, sempre in Sud Sudan. �Uno degli elementi che ha permesso la ripresa delle trattative � stata la decisione dell�Unione Africana di nominare una delegazione di osservatori composta da rappresenti di Kenya, Mozambico, Tanzania e Sudafrica� afferma Penza. �Oltre al mediatore Machar, all�inviato speciale dell�ONU, Chissano, e al gruppo di �facilitatori�, tra i quali vi � una delegazione della Comunit� di Sant�Egidio, la presenza degli osservatori dell�Unione Africana � un�ulteriore garanzia per le parti coinvolte�.

Nei campi profughi nel nord Uganda, dove hanno trovato rifugio circa 2 milioni di persone, cresce l�attesa e la speranza per una rapida soluzione del conflitto: �la popolazione della regione vuole ritornare il prima possibile a condurre una vita normale, come anche sottolineato nel suo discorso dal rappresentante del governo di Kampala� ricorda il rappresentante di Sant�Egidio.

Il conflitto, che da una ventina d�anni colpisce il nord dell'Uganda e la parte meridionale del Sudan, ha provocato circa 2 milioni di sfollati e decine di migliaia di vittime fra la popolazione civile.