Comunità di S.Egidio


 

30/04/2007


I sei piccoli miracoli tra i dannati del Malawi
� il numero "evidenziato" sul muro dell'ospedale: sono i bambini nati sani da madri sieropositive

 

Il numero 6 � sottolineato da un tratto di evidenziatore giallo. � su un foglio attaccato al muro nel centro medico di Balaka una piccola citt� nel sud dello stato africano del Malawi. Il numero sei � sottolineato perch� � l'unico numero in positivo tra le statistiche dei malati di Aids seguiti da questo centro. Rappresenta i bambini nati sani da mamme sieropositive assistiti qui da dicembre.

�Sono oltre settecento i malati che abbiamo in cura - spiega il coordinatore Stephen Pindani della struttura inserita nel progetto Dream, finanziato dalla Comunit� di Sant'Egidio di Roma e gestito con l'aiuto dei volontari romani - e vedere che iniziamo ad avere buoni risultati � l'elemento che accende la speranza�.

Questo piccolo paese africano, tra i pi� poveri della terra, dove in questo periodo fioriscono le "stelle di natale", fa da anni la sua drammatica conta dei morti di Aids. Ha cominciato pi� tardi di tutti a farlo, il primo caso ufficiale � solo del 1988 e solo nel 2003 sono arrivati qui i farmaci antiretrovirali. Tutto questo significa milioni di morti e milioni di malati, i dati ufficiali dicono il 25% della popolazione, quelli ufficiosi molto di pi�. Per il Malawi non � pi� soltanto una questione sanitaria, l'Aids ha quasi decimato la fascia produttiva della societ�, quella tra i 25 e i 45 anni. Non c'� pi� chi lavora, chi si occupa del raccolto del mais: un intero paese rischia di vanificare anche il poco che stava costruendo.

Ecco l'importanza di quel numero sei, il numero che pu� invertire la tendenza. Perch� una delle difficolt� pi� grandi per chi si occupa di Aids in questo paese � quella di convincere la gente a farsi visitare ed eventualmente curare. Una delle chiavi del successo dell'iniziativa di Sant'Egidio � una coppia di ragazze Lidia Magola e Cimwemwe Jeda: loro sono le "testimoni". Sono sieropositive e sono in cura nel centro: �Il nostro compito - raccontano scandendo le parole per non farsi tradire dall'emozione - � quello di girare per i villaggi e parlare alla gente della malattia, seguire i malati nella terapia andando a casa loro ed aiutandoli con i farmaci e con l'alimentazione. Vedendo noi, in tanti si sono rivolti al progetto Dream�. Ma l'Aids significa anche un milione di bambini orfani. Tra loro c'� anche il 15enne di Balaka Gresham Mtambalica, orfano, ma da sette anni con un padre a distanza d'eccezione: il sindaco di Roma, Walter Veltroni. Ieri il primo incontro tra i due, durante una festa organizzata dai padri montfortani in una delle tappe del viaggio organizzato dal Comune di Roma per gli oltre cento studenti delle scuole della capitale e di Ostia che hanno contribuito con la loro raccolta fondi a far realizzare due scuole in Malawi. Emozionato e frastornato Gresham ha ringraziato Veltroni, cos� come hanno fatto i tanti ragazzi adottati a distanza dall'Italia (in questa regione sono 5mila in tutto) presenti ieri alla calorosa cerimonia. Pi� a suo agio il primo cittadino che ha lanciato il suo appello alla societ� consumistica (�basta con i regali inutili o con gli acquisti che dopo una settimana ci stufano. Serve cos� poco di quello che abbiamo per permettere di vivere a questi ragazzi�) e, rivolgendosi ai ragazzi malawiani, ha pronunciato la sua promessa: �Vedrete, non finisce qui�.

Cesare Buquicchio