Si � messa in moto la macchina organizzativa della Giornata mondiale di preghiera per la pace, promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio, che si terr� a Napoli dal 21 al 23 ottobre. Ieri nel salone arcivescovile il primo di quelli che saranno periodici incontri preparatori del grande evento, nato il 27 ottobre del 1986 ad Assisi. Andrea Riccardi, fondatore e presidente della Comunit� di Sant'Egidio, ha ricordato quel giorno, fermato in una foto che � tra le pi� significative del '900, con Giovanni Paolo II insieme ai rappresentanti di tutti le grandi religioni del mondo. Era la prima volta che accadeva. Da allora Sant'Egidio ha promosso un pellegrinaggio di pace che ha fatto sosta di anno in anno in diverse citt� europee e mediterranee. Fino a giungere a Napoli �crocevia di mondi differenti, centro dove convergono religioni, culture, civilt� e problemi del Mediterraneo�, ha osservato Riccardi, che ha anche definito Napoli �realt� di dialogo, dove continuare lo spirito dell'incontro di Assisi e aprire un nuovo cammino per la riconciliazione�. Per il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo del capoluogo campano, Napoli �� citt� aperta� dove affrontare con il dialogo, nella specificit� di ciascuno, i problemi planetari che tramano contro la pace: �Non siamo condannati al pessimismo e alla violenza e Napoli pu� farsi interprete di questo messaggio. Vorrei che da questo evento nascesse qualcosa che ora non ha un nome, ma che chiami all'approfondimento�. Gi� molte le adesioni di leader religiosi e di personalit� politiche. Delineato il programma che prevede l'apertura il pomeriggio del 21 ottobre con interventi dei rappresentanti religiosi; seguir� una serie di incontri su vari temi fino alla chiusura il 23 pomeriggio con la preghiera e il messaggio di pace. Intanto Napoli coltiva la speranza di poter abbracciare, in quei giorni, il Papa, mentre � annunciata la partecipazione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Valeria Chianese
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