Comunità di S.Egidio


 

10/05/2007


Napolitano: ''L'Italia sia ponte fra Europa e Africa''
Il capo dello Stato: ''Si tratta di un impegno che rappresenta un dovere politico e morale per il nostro Paese'' per combattere povert�, malnutrizione e malattie come l'Aids

 

Roma, 10 mag. - (Adnkronos) - "L'Italia deve assumere un ruolo di 'ponte' fra l'Europa e l'Africa". E' l'esortazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ricevendo al Quirinale il presidente della Comunit� di Sant'Egidio Andrea Riccardi e una delegazione di ministri della Sanit� africani, in occasione del convegno di Roma sul tema 'Viva l'Africa viva'. Per il capo dello Stato, ''l'impegno per l'Africa rappresenta un dovere politico e morale per il nostro Paese, che spero possa essere condiviso da tutta l'Unione europea''.

La povert�, la malnutrizione e le malattie, in particolare l'Aids, sono i temi sui quali pone l'attenzione Napolitano. "L'Aids � un flagello che continua a colpire nel mondo le giovani generazioni con un intollerabile costo umano e sociale - denuncia il presidente della Repubblica - ma � in Africa che l'Aids mostra con pi� evidenza i suoi effetti devastanti, trovandovi purtroppo le condizioni favorevoli alla sua espansione".

Il Capo dello Stato ricorda infatti che "l'Aids (definito ''il paradigma delle disuguaglianze che pesano sulla vita delle popolazioni in Africa'', ndr) non � solo una malattia a trasmissione sessuale, ma si sviluppa con violenza a seguito di sconvolgimenti dovuti ai conflitti e trova terreno fertile nella povert�, nella malnutrizione, nell'assenza di pratiche sanitarie e di personale qualificato necessari ad evitare il contagio". Ecco allora che diventa "essenziale e doveroso ribadire l'impegno dell'Italia per combattere la malattie e le sue cause, con particolare riguardo al continente africano", in cui ''le infezioni continuano a diffondersi fra la popolazione e a mietere vittime, fra cui tantissimi bambini".

Il presidente della Repubblica denuncia poi ''gli ostacoli a una diffusione capillare delle cure'' nell'Africa sub-sahariana, sottolineando che ''l'affermazione del diritto alla salute, uno dei diritti fondamentali dell'uomo'', � ancora pi� ''un'espressione di intenti che non una realt� della vita quotidiana per milioni di persone".

Napolitano d� atto che "il governo italiano, non solo bilateralmente ma anche nel quadro della Ue, � da tempo impegnato nella lotta all'Aids, ben consapevole che per combatterlo sono necessari sia risorse adeguate, sia strumenti terapeutici all'altezza della sfida". Inoltre, "l'Italia come un Paese membro del G7 promuove la creazione di strumenti finanziari innovativi per il sostegno delle attivit� di ricerca e per lo sviluppo di vaccini adeguati". Tuttavia, "moltissimo resta ancora da fare e si tratta di un impegno che non possiamo eludere - ammonisce -: il futuro dell'Africa, il suo sviluppo sociale ed economico, passa anche per la battaglia della salute per i suoi cittadini. E per vincerla - conclude il Capo dello Stato - occorre unire le forze"