Comunità di S.Egidio


 

Il Napoli

21/05/2007

Nasce la mappa di orientamento per i senzatetto: da dove mangiare alle docce pubbliche
I centri per clochard da oggi in una guida

 

Il business del mattone a Napoli aumenta in maniera esponenziale e proporzionalmente crescono i senza dimora. � questo uno dei dati sconcertanti che emergono da uno screening sul territorio della Comunit� di Sant'Egidio che oggi alle 11 a Palazzo Armieri in via Marina 19 presenta insieme con l'assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania la seconda edizione di "Dove mangiare, dormire, lavarsi. Una guida della citt� per chi vive a Napoli senza dimora". Si calcola che in citt� oltre ai pi� di mille clochard che vivono ai margini della stazioni e dei giardini, negli ultimi anni siano molte le persone che sono costrette a vivere in baracche e molti altri i cittadini cui manca anche il pasto quotidiano.

La comunit� di Sant'Egidio da anni distribuisce circa 700 pasti alla settimana nella zone dalla stazione centrale, al centro storico, in via Campi Flegrei, in via Marina, al Molosiglio; a San Giovanni a Teduccio e alla Rotonda di Arzano.

Poche sono le mense che da qualche anno funzionano come quella nei pressi della Chiesa di San Chiara, della suore di Madre Teresa in via Tribunali, alla chiesa di San Vitale a Fuorigrotta e al centro per immigrate "Ero Forestiero" a Pozzuoli. L'unico grande centro di prima accoglienza � in via Grande Archivio nei pressi dell'Archivio di Stato, ma non pu� ricevere pi� di cento persone.

�Sono ancora tante le cose che mancano per gli homeless a Napoli�, spiega Giuseppe Brancaccio della Comunit� di Sant'Egidio. �Uno dei grandi problemi � quello sanitario. Serve personale per accogliere i senza dimora anche nei pronto soccorso dove non sempre vengono assistiti. Un altro nodo � quello dell'assistenza in condizioni di caldo e freddo, bisognerebbe creare un servizio di protezione civile come quello romano�.

Per info 0817441785 - 081.5511177

Ilaria Urbani