Comunità di S.Egidio


 

29/05/2007


Cittadinanza pi� facile per i figli di immigrati
Proposta delle associazioni cattoliche

 

I bambini prima di tutto. il processo di integrazione sociale degli immigrati comincia con la cittadinanza. E deve cominciare con loro, i pi� piccoli. �Escluderne giovani e adolescenti, gi� di fatto italiani, rischia di sospingerli verso la reinvenzione e la sopravvalutazione di altre appartenenze�. Per questo un cartello di organizzazioni cattoliche impegnate da sempre sul fronte dell'immigrazione � Caritas italiana, Comunit� di S. Egidio, Fondazione Migrantes, Fondazione Astalli, Acli � lancia un appello al Parlamento (cui aderiscono anche Azione Cattolica, Coldiretti, Agesci, Jesuit Social Network) perch� si giunga presto alla riforma della legge sulla cittadinanza: oltre a dimezzare da 10 a 5 gli anni di permanenza in Italia per gli stranieri che aspirano a diventare italiani, testo introduce � con alcune condizioni � un "diritto di suolo" per i figli degli stranieri. L'auspicio dei promotori che possa rapidamente diventare legge, senza stravolgimenti nel dibattito parlamentare. I minori stranieri in Italia al 1� gennaio 2006 erano 585 mila (il 22% degli immigrati, 85 mila in pi� rispetto all'anno precedente), di cui 350 mila nati in Italia. Le nazionalit� pi� rappresentate tra i minorenni sono, nell'ordine: Albania, Marocco, Tunisia, Serbia-Montenegro, India ed ex Macedonia. <

Luca Liverani