ROMA - Ore 21.30 di gioved� scorso, squilla il telefono nella sede della Comunit� di Sant' Egidio nel cuore di Trastevere. A chiamare � lo staff della Casa Bianca gi� insediato a Roma per la visita di Bush: �Signori, preparatevi. Ci sar� un cambiamento di programma. Motivi tecnici... Ma l' incontro col Presidente comunque ci sar�. Vi terremo informati, saprete tutto domattina�. La comunicazione ufficiale dell' annullamento della visita a Trastevere da Bonn di ieri mattina trova lo staff di vertice di Sant' Egidio (Andrea Riccardi, poi Claudio Betti e Mario Giro dell' ufficio internazionale, il portavoce Mario Marazziti) pronto da dodici ore. Proprio Marazziti spiega la posizione della Comunit�: �Per noi non cambia niente, incontreremo il Presidente nell' Ambasciata americana. L' incontro fa onore alla chiesa cattolica, � un riconoscimento per le sue capacit�. Una sola nota di rammarico: �Ci dispiace non poter offrire la bellezza di Santa Maria in Trastevere al Presidente. In questi giorni � stato fatto molto allarmismo. Sarebbe stata una grande occasione per valorizzare l' immagine di Trastevere nel mondo. Credo ci sia pi� spazio per la delusione che per la soddisfazione dei disagi mancati...�. Tutto era cominciato venti giorni fa con una telefonata dell' ambasciatore Usa presso la Santa Sede, Francis Rooney. � stato lui, su richiesta dello staff presidenziale incaricato di preparare la visita, a sondare la Comunit�. Poi gli incontri nella residenza privata di Rooney, una villa nel verde del Gianicolo in via Giacomo Medici, con Claudio Betti e Mario Giro. Da sempre l' ambasciata Usa presso il Vaticano ha eccellenti rapporti con la Comunit�: ambasciatori solitamente cattolici, uomini comunque ben preparati per un incarico cos� delicato. In pochi giorni l' accordo � stato raggiunto. Il perno principale della visita, si sa, � la straordinaria esperienza di Sant' Egidio nella lotta all' Aids in terra d' Africa con l' operazione Dream. E qui entrano in ballo sia il Bush fund, impegnato nello stesso Continente e sul medesimo terreno, che la fondazione Bill & Melinda Gates (identica missione in Botswana). Il vertice dei capi di Stato africani nel maggio 2006 deve ammettere che i due migliori successi nel campo della lotta all' Aids appartengono a Sant' Egidio e alla fondazione Gates. Sant' Egidio soprattutto pu� vantare cifre straordinarie: il 98% di bambini nati sani da madri sieropositive, il 95% di fedelt� alla terapia, smentendo cos� molti luoghi comuni, 35.000 malati assistiti. Il Bush fund (che usa medicine delle multinazionali, Sant' Egidio distribuisce gratis una copia di retrovirale acquistata in India) � lontano da quei traguardi. Bush vuole capire perch�. Poi c' �, naturalmente, tutto il resto. La prima traccia di un dossier dell' Intelligence Usa sulla Comunit� di Sant' Egidio e sulla sua �Double Track diplomacy� (titolo di un saggio dedicato proprio alla Comunit� dall' ambasciatore Cameron Hume, gi� numero due dell' ambasciata Usa presso la Santa Sede, dopo la soluzione dello spinoso caso del Mozambico) risale al 1982 e al martoriato Libano. Sant' Egidio riesce a invitare a Roma Walid Jumblatt e il patriarca melchita Maximos V Hakim. Jumblatt toglie l' assedio a sette villaggi cristiani melchiti: e gli Usa sbalordiscono. Nella guerra Iran-Iraq grazie alla Comunit� di Trastevere duemila profughi iracheni fuggono da Saddam e raggiungono l' Australia e l' America del Nord. Quindi tra il luglio 1990 e il 4 ottobre 1992 l' operazione Mozambico, con una trattativa tutta organizzata a Trastevere. �Le Monde� parla di �Pax Romana� in prima pagina ma alla Segreteria di Stato a Washington il risultato non � pi� una sorpresa. Negli anni i rapporti si intensificano. In molti, a Trastevere, ricordano ai tempi del conflitto balcanico l' amicizia personale tra monsignor Vincenzo Paglia (oggi vescovo di Terni, per anni padre spirituale della Comunit�) e Strobe Talbot, vicesegretario di Stato di Madeleine Albright, ma anche con Robert Gelbart, inviato degli Usa nella ex Jugoslavia. L' ultimo applauso a Sant' Egidio � partito da Washington a marzo, per la fine della guerra civile in Burkina Faso, conflitto che ha spaccato a met� la Costa d' Avorio. Siamo nell' area che produce pi� cacao al mondo. E qui il bisogno di pace si sposa a molti altri (e ben diversi) interessi.
Paolo Conti
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