Comunità di S.Egidio


 

17/06/2007


Bagnasco: �Grazie per i servizi ai poveri�
L'arcivescovo: la vostra opera annulla quella distanza tra gli uomini che spesso � pi� violenta della vera violenza.

 

�Ci� che � male resta male e non pu� essere chiamato in un altro modo�. Le parole dell'arcivescovo e presidente della Cei, Angelo Bagnasco, sempre accompagnato dai due uomini della scorta, risuonano nella chiesa dell'Annunziata Qui, ieri pomeriggio, si � celebrato l'anniversario della Comunit� di Sant'Egidio, fondata nel 1968 a Roma e attiva a Genova da oltre trent'anni. Come � ormai suo stile, Bagnasco non parla mai pubblicamente dei problemi di attualit�, dei temi caldi della politica o della morale.

Durante l'omelia nella chiesa dell'Annunziata piena di gente, dunque, nessun riferimento al Gay Pride, la manifestazione dell'orgoglio omosessuale che si � svolta ieri nella capitale. Ma Bagnasco non manca mai di rimarcare i punti cardine della dottrina cristiana, prendendo spunto dalla quotidianit�. Ieri circa quattrocento persone - soprattutto esponenti del mondo del volontariato - hanno festeggiato il 39� anniversario della Comunit� di Sant�Egidio. All'organizzazione cristiana, impegnata in tutto il mondo nell'assistenza ai bisognosi, Bagnasco ha rivolto �un ringraziamento per il servizio reso, con tanta efficacia e puntualit�, ai poveri della Diocesi�. Per �la testimonianza operosa verso i pi� deboli�. L'arcivescovo ha definito Sant�Egidio una �rete di presenza, benevolenza e attenzione nel cuore della Diocesi�; �una forza di carit�, vicinanza e prossimit�.

A Genova Sant'Egidio segue con un migliaio di volontari centinaia tra anziani, immigrati, disabili e senza dimora. Gestisce la scuola di italiano per stranieri "Louis Masignon", le scuole della pace, dove si attua l'integrazione tra ragazzi italiani e stranieri. L'opera di Sant'Egidio - ha lasciato intendere il capo dei vescovi - annulla �quella distanza tra gli uomini che spesso � pi� violenta della vera violenza�. E� l�amore che si esprime nell'aiuto quotidiano ai meno fortunati. �L'amore - ha scandito Bagnasco - ha bisogno, per sua stessa natura, di esprimersi in gesti, deve farsi visibile non pu� rimanere una realt� nascosta�. :Ma l'amore cristiano - ha continuato l�arcivescovo - � fatto s� di grandi opere ma anche di piccoli gesti quotidiani verso coloro che incontriamo�. Anzi, �la fedelt� delle piccole attenzioni quotidiane esprime meglio di ogni altro segno la grandezza dell'amore verso Dio e verso gli uomini�.

V. G.