"Un convegno storico per dare finalmente una risposta storica al problema dell'incapacit� di trovare delle risposte sociali. Noi vogliamo far sapere qual � il problema degli zingari". Cos� Mario Marazziti, portavoce della Comunit� di Sant'Egidio, spiega al Sir l'obiettivo della giornata di studi sul tema "Il caso zingari" che si svolger� oggi pomeriggio nella sala "Don Luigi Di Liegro" della Provincia di Roma. "Sull'Olocausto, sulla Shoah, sullo sterminio degli ebrei - ha spiegato Marazziti - il mondo ha ragionato sulle responsabilit� ed anche sul senso di debito che da questo deriva.
Questo ha vaccinato le nostre societ� contro l'antisemitismo anche se ogni tanto si riaffaccia. Ma tutto questo non � avvenuto per gli zingari: mezzo milione sono stati inghiottiti dai campi di sterminio e ancora oggi gli zingari sono al primo posto tra i gruppi pi� odiati in Occidente".
Il convegno storico di questo pomeriggio - prosegue Mario Marazziti - intende "proporre il problema di questa rimozione che � anche all'origine, e fa da sfondo, alla difficolt� attuale di trovare un modo per aiutare i rom ad essere pi� inseriti nella nostra societ� e al tempo stesso a non farne il capro espiatorio per qualunque problema sociale si verifichi nella nostra vita quotidiana". "C'� una necessit� - aggiunge il portavoce della Comunit� di Sant'Egidio - di trovare delle risposte capaci anche di sgonfiare l'antigitanismo. Il problema delle politiche sociali, degli sgomberi � un problema che si inquadra in questo contesto di ignoranza e di dimenticanza".
Per Marazziti � necessario "ridare la prospettiva vera, storica di un problema con cui l'Occidente non ha saputo fai conti. La carenza di capacit� nel trovare delle risposte al problema sociale degli zingari viene da lontano: dal fatto che non si � ancora usciti dall'antigitanismo. Per cui con gli zingari ci si pu� permettere di tutto, anche di non avere delle soluzioni".
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