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28/06/2007 |
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Il convegno a Palazzo Valentini |
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�Gli zingari? il nostro convegno � un momento di approfondimento culturale e il sindaco Veltroni sta tentando anche lui diverse strade! E criminalizzare gli zingari non ci sembra una soluzione�. Appassionati nel loro lavoro quotidiano al fianco dei poveri e dei malati, i responsabili e i volontari della Comunit� di Sant�Egidio riescono anche ad essere ermetici, allusivi e persino un po' polemici. Verso il primo cittadino d� Roma, oltre tutto proprio nelle ore che ieri ha dedicato al discorso di Torino dedicato all�Italia e al Partito democratico? Ufficialmente, no. Tanto che Mario Marazziti, portavoce della Comunit� insisteva nel pomeriggio di ieri: �Credo sia uno sforzo sincero di trovare soluzioni ad un problema che si � incancrenito e per il quale non esistono soluzioni da 20 anni. Speriamo che le nuove strade individuate da sindaco si rivelino efficaci, staremo a vedere�, L�allusione era, evidentemente, ai protocolli sotloscritti da Walter Veltroni nel suo viaggio in Romania dei primissimi giorni della settimana. Ufficialmente no, dunque. Ma qualche malumore serpeggiava anche ieri, mentre era in corso il convegno �Il caso zingari� organizzato a Palazzo Valentini. E di questo il sindaco di sicuro terr� conto (alla inclusione sociale ha dedicato alcuni passaggi del proprio discorso del Lingotto], nell�ambito del suo rapporto con Sant�Egidio. Al popolo degli zingari, stereotipati come delinquenti, �fantasmi� nella storiografia moderna e condannati, senza terra, a spostarsi di paese in paese, � stata dedicata la giornata di studi. Presenti il fondatore, il presidente ed il portavoce della Comunit� diSant�Egidio, rispettivamente Andrea Riccardi, Marco Impagliazzo e Mario Marazziti. Invitati a partecipare anche il vice presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick ed il presidente emerito dell�unione delle Comunit� Ebraiche Italiane Amos Luzzatto. Riccardi ha ricordato il genocidio che subirono gli zingari �La grande storia di questo popolo�, ha detto, �� scritta nella carne della sua gente. il genocidio, la congiura del silenzio ed il silenzio della cultura. Una strage di cui non esiste quasi traccia nella storiografia�. �Lo sterminio degli zingari�, ha aggiunto Impagliazzo, �deve diventare patrimonio comune, entrare nella coscienza collettiva come punto da cui partire per affrontare con consapevolezza nuove sfide della convivenza�. Allargando il �Caso zingari� a quello della popolazione ebraica, anche Luzzatto ha parlato del problema culturale, cos� come di quello della stereotipizzazione �che finisce per contaminare gli stessi emarginati�. Stereotipi come quello della delinquenza, come ha precisato Marazziti che ha ricordato il Tavolo attivato dalla Comunit� di Sant�Egidio �per rispondere alla domanda di sicurezza della popolazione, per promuovere l�integrazione e la formazione a tutti i livelli ma soprattutto per incoraggiare nella popolazione l�idea che gli zingari non sono un pericolo�. Ha parlato del �diritto al territorio�, l�ex ministro Giovanni Maria Flick, �che deve essere la premessa per poter affrontare il tema dei diritti fondamentali del singolo individuo e delle collettivit� �
Giancarlo Riccio
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