Comunità di S.Egidio


 

28/06/2007


Pena di morte: Kyrgyzstan, soddisfazione della Comunita' di Sant'Egidio

 

Grande soddisfazione e' stata espressa dalla Comunita' di Sant'Egidio per l'abolizione definitiva della pena di morte dal sistema giurisdizionale del Kyrgyzstan, dopo una moratoria delle esecuzioni in atto dal 1998. Da tempo la Comunita' trasteverina ha lavorato fianco afianco con le autorita' e i principali movimenti abolizionisti locali per costruire ed accogliere il processo di estinzione definitiva della pena capitale, e fare del Kyrgyzstan un paese-chiave del processo che sta rendendo l'Asia Centrale una nuova area geopolitica liberata dall'omicidio di stato.

Con questo provvedimento firmato dal presidente Kurmanbek Basaiev il codice penale del Kyrgyzstan recepisce il dettato costituzionale che dal novembre scorso considera indisponibile e intangibile il diritto alla vita di ogni essere umano.

Per la Comunita' di Sant'Egidio e il Comune di Roma - si legge in un comunicato - si tratta di un traguardo finalmente raggiunto dopo aver alungo sostenuto l'impegno abolizionista del paese apartire dal 30 novembre 2006, quando a Bishkek oltre 500 cittadini, insieme ad esponenti del governo nazionale e locale, hanno dato vita ad una grande manifestazione pubblica contro la pena di morte, in occasione della quinta edizione dell'iniziativa Citta' per la Vita, condotta da Sant'Egidio insieme al Comune di Roma e alla Regione Toscana, per fermare le esecuzioni in tutto il mondo.

Da allora - ricorda la Comunita' fondata da Andrea Riccardi - l'impulso offerto da Sant'Egidio al cammino verso la cancellazione della pena di morte in Kyrgyzstan si e' ulteriormente rafforzato attraverso l'appoggio all'impegno portato avanti con grande coraggio da due donne straordinarie, Tamara Chikunova eTolekan Ismailova. Il loro lavoro per gli oltre 170 condannati chiusi nei bracci della morte del paese, ha assunto un ruolo decisivo nella campagna abolizionista.

La Comunita' di Sant'Egidio e il Comune di Roma - si legge ancora nella nota - esprimono gratitudine efelicitazioni al Presidente della Repubblica del Kyrgyzstan per un atto di grande civilta', che anticipa una concezione piu' alta di giustizia che sempre sa rispettare la vita, eche ci si augura sia sancita ufficialmente alla prossima Assemblea Generale dell'Onu, con l'approvazione di una risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni.

In segno di festa per il grande passo compiuto dal Kyrgyzstan, il Colosseo si accendera' di una luce speciale per la vita.