Comunità di S.Egidio


 

07/08/2007

SOLIDARIET� - La speciale vacanza romana di decine di giovani volontari
Una settimana d'estate accanto ai senza fissa dimora

 

Arrivano da tutta Italia, soprattutto dalle regioni settentrionali, ma anche dall'estero: sono giovani, animati da generosit� e da genuino amore verso il prossimo, che hanno deciso di dedicare una settimana, o anche pi�, delle loro vacanze accanto a chi � stato meno fortunato di loro. Una vacanza accanto alle centinaia di senza tetto assistiti nella capitale dalla Comunit� di Sant'Egidio.

E iniziato a giugno, per concludersi a settembre, �lo stage dell'amore verso il prossimo�, cos� lo ha definito uno scout di Torino, e che vede impegnata la Comunit� di Sant'Egidio da ormai dieci anni, sotto l'attenta supervisione di Francesca Zuccari, forte della sua trentennale esperienza nell'assistenza ai poveri della Capitale. Modena, Cremona, Treviso, Venezia, Padova, Pordenone, Bari, Torino sono le citt� italiane pi� rappresentate da gruppi di scout o parrocchiali, volontari, assistenti sociali, affiancati dai loro �colleghi� stranieri provenienti da Portogallo, Olanda e Francia.

Lucia e Alfredo, entrambi ventinovenni, del gruppo di Mogliano Veneto (Treviso), sono sposati da due anni, con un figlio in arrivo, oltre ad essere scout da molto tempo. �Ogni estate facciamo un campo di solidariet� e assistenza in varie parti d'Italia - spiega Lucia - e quest'anno abbiamo deciso di venire a Roma per sperimentare da vicino i problemi di chi non ha pi� nulla nella vita se non il calore umano. Noi portiamo loro un po' di gioia, occupandoci per una settimana di tutto, consegnando vestiti e cibo e servendo i pasti ma soprattutto dialoghiamo molto con gli ospiti della Comunit�, ascoltando le loro storie e i loro dolori�.

�E uno scambio reciproco aggiunge Alfredo - quello tra noie i poveri: loro si sentono protetti e amati, noi cresciamo come uomini perch� quest'esperienza ha una capacit� formativa enorme�.

Per molti questa esperienza estiva dell'assistenza ai poveri � solo un'altra goccia di amore nel mare di carit� e di piet� cristiana in cui navigano da anni. Dal gruppo fa capolino Laura, 37 anni, di Treviso, scout da 30 e cooperatrice pastorale diocesana. �Sono gi� stata a Roma altre due volte insieme alla Comunit� di Sant'Egidio per fare volontariato non solo ai poveri ma anche agli anziani e ai disabili. La mia � una pastorale a tempo pieno vissuta nelle parrocchie assegnateci dai Vescovi, seguendo un percorso di fede che mi ha portato di nuovo qui. Anzi, sono stata io a proporre al gruppo di fare quest'esperienza estiva, per molti � una novit�, sicuramente di grande arricchimento interiore�.

Andrea, 18 anni, proviene invece da San Don� di Piave, in provincia di Venezia, dove svolge attivit� di volontariato presso la sua parrocchia e in alcuni centri per anziani. �Volevo fare quest'esperienza gi� da tempo e grazie alla Comunit� di Sant'Egidio ho colto al volo l'occasione. Nel mio paese mi occupo da quattro armi di anziani soli, ragazze madri, tossicodipendenti, orfani e disabili, ed � bello constatare in che queste diverse forme di sofferenza, fisiche e morali, � sempre possibile, anzi doveroso, portare un po' di speranza, un sorriso, che cancellino, anche se per un solo momento, quel male di vivere�.

Sembra anche lui un giovane come tanti altri venuti a Roma per dare il suo contributo di carit� cristiana, e invece � un sacerdote. Don Andrea � con il suo gruppo di Paese, piccolo centro in provincia di Treviso, e guida i suoi parrocchiani all'assalto festoso delle vie di Trastevere. �Con il Vicariato locale - racconta - abbiamo organizzato la trasferta nella Capitale memori della bella esperienza vissuta l'anno scorso con i senza fissa dimora, sempre a Roma e con i volontari della Comunit� di Sant'Egidio. Ieri, ad esempio - aggiunge -, ci siamo divisi i compiti nell'andare a gruppetti nelle stazioni della citt� per rifocillare i poveri, alcuni sono stati impegnati nella mensa di via Dandolo, mettendo ciascuno dedizione e amore incondizionato�.

C'� poi chi ha conosciuto fin dalla pi� tenera et� l'importanza di aiutare il prossimo, con valori di fede e di solidariet� cristiana ritenuti fondamentali nell'educazione familiare. �Mia madre e mio padre - ricorda Marino, 18 anni, di Padova, volontario in parrocchia si sono conosciuti facendo volontariato e fin da piccolo mi hanno insegnato a dividere la vita con gli altri, dicendomi sempre che un bene cos� prezioso donatoci da Dio non pu� essere goduto solo per se stessi ma � talmente grande che tutti noi dovremmo riservarne una parte a chi sta soffrendo�.

Conoscere e condividere, anche se solo per una settimana, il dolore e le sofferenze altrui, pu� anche portare a grandi cambiamenti di personalit� in breve tempo, facendo fruttare quell'arricchimento interiore che nasce dal dono e dalla condivisione. Alessandro � un giovane della provincia di Torino e, a differenza degli altri ragazzi del suo gruppo parrocchiale, non ha mai fatto volontariato n� svolto qualche forma di assistenza sociale. Anzi, tutt'altro. �Mai e poi mai avrei pensato di trovarmi qui, d'estate, con questo caldo, a servire dei pasti caldi ai poveri e a cercarli per strada di notte per consegnare loro abiti e bevande�, racconta. �Fino all'anno scorso non mi era mai importato granch� dei bisogni dell'altro, ero piuttosto egoista e, finito l'orario lavorativo, passavo spesso le notti in discoteca alzando qualche volta il gomito. Una di queste notti, in pieno inverno, rincasando tardissimo dopo una serata di baldoria, sono stato avvicinato da un mendicante che dormiva da un po' di giorni in un edificio abbandonato. Mi ha chiesto qualcosa di caldo perch� stava congelando, panni, coperte o una bevanda: ho sentito improvvisamente una grande piet� nel cuore, l'ho fatto salire a casa mia fornendogli tutto l'"equipaggiamento" necessario e ho ascoltato la sua storia di solitudine, di attivit� professionali fallimentari, di figli e moglie che non volevano sapere pi� nulla di lui. Da quel giorno, quando se ne and� ringraziandomi con le lacrime agli occhi, non sono pi� stato lo stesso e oggi, tutti i giorni svolgo attivit� di volontariato per qualche ora in una casa famiglia del mio paese, Chieri, dando una mano nelle pulizie, tagliando erba e siepi e aiutando i suoi ospiti nelle faccende burocratiche�.

Rosario Capomasi