Stupore e preoccupazione sono stati espressi da Mario Marazziti della Comunita' di Sant'Egidio, inmerito all'ordinanza del Comune di Firenze contro i lavavetri. "Siamo stupiti e un po' preoccupati del fatto che l'unico problema delle grandi citta' su cui si vuole dare un segnale di durezza - ha affermato Marazziti all'ADNKRONOS - e' quello dei lavavetri quando le citta' sono piene di problemi irrisolti e tollerati".
"Il riferimento ad un articolo del codice penale, da sempre esistita, per chi si sottrae al rispetto delle regole, ed evocata per criminalizzare i lavavetri, manda due segnali - ha spiegato Marazziti - uno e' il sapore odioso di criminalizzare un'intera categoria di persone e implicitamente ripristinare il reato di mendicita' abolito dalla costituzione italiana. Due, se fosse applicato davvero a quanti con regolarita' aggirano o violano questioni di giustizia, sanita' e igiene, come recita l'articolo 650 del codice penale, dovrebbero andare in prigione tutti i proprietari di negozi, bar e ristoranti che occupano suolo pubblico in maniera irregolare, chi sporca con gomme da masticare o immondizie le strade della citta', tutti i writers, e forse anche chi parcheggia in doppia fila".
"Mi auguro - ha detto ancora Marazziti - che ci si sappia sottrarre alla tentazione di parlare ai bassi istinti di ciascuno di noi e che per chi vive ed opera nella marginalita' si trovino soluzioni adeguate".
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