Comunità di S.Egidio


 

28/08/2007


LAVAVETRI: COMUNITA' S. EGIDIO, NO A LEGGI FAI DA TE

 

''No a leggi fai da te. Se le notizie di stampa sono corrette, c'e' da rimanere stupiti di come da Firenze emerga la proposta di un nuovo reato, il reato comunale''. E' il commento del portavoce della Comunita' di Sant'Egidio, Mario Marazziti, all'ordinanza del Comune di Firenze che prevede fino a tre mesi di carcere per i lavavetri.

''Come e' noto in Italia i reati sono codificati dal codice penale e non e' facolta' dei sindaci, di nessun sindaco - ha spiegato Marazziti - creare nuove pene e nuovi reati. Il reato di mendicita' e' stato dichiarato incostituzionale da circa vent'anni e proposte come quella uscita da Firenze e presa in considerazione da altri sindaci serve solo a criminalizzare intere categorie di persone invece di mettere mano ai problemi veri del degrado della qualita' della vita nelle grandi citta'.

Secondo la stessa logica - ha aggiunto l'esponente della comunita' di volontariato - di legge fai da te per inseguire gli umori di una parte dell'opinione pubblica, per par condicio, allora, sarebbe da introdurre la reclusione anche per chi dice 'sporco zingaro', 'sporco romeno' e cosi' via, ai semafori o altrove''.

''Il degrado delle grandi citta' e nelle citta' d'arte in particolare, e' legato all'enorme flusso turistico, alla smisurata occupazione del suolo pubblico da bar e ristoranti, dalle numerose risse legate al consumo di alcolici e droghe che non ha nulla a che vedere - ha concluso Marazziti - ne' con i lavavetri ne' con gli immigrati ne' con gli zingari. Bisogna stare attenti a evitare la criminalizzazione dei poveri iniziando una vera e propria politica di integrazione, di chi oggi e' marginale, nell'interesse di tutti''.