Due eventi in uno, appuntamento per oltre 250 mila persone. � la folla attesa a Napoli il 21 ottobre per la prima visita partenopea di Papa Joseph Ratzinger, che inaugurer� da piazza Plebiscito la tre-giorni d�autunno dedicata alla 21esima edizione del Dialogo interreligioso per la pace, manifestazione che fa tappa a Napoli per volere del cardinale Crescenzio Sepe e su organizzazione della comunit� di Sant�Egidio, autentica spina dorsale di quella "Preghiera per la pace" nata ad Assisi nel 1986. Partecipa anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: chiuder� di certo la manifestazione marted� 24, ma non � escluso che arrivi anche per l�inaugurazione con il Pontefice. Tre le tappe salienti della domenica di Ratzinger a Napoli, nel programma definito dalla Santa Sede insieme con Curia ed enti locali. Atterraggio in elicottero alla stazione marittima intorno alle 9.30: poi il Papa raggiunger� piazza Plebiscito dove � prevista alle 10 la messa con recita dell�Angelus, celebrazione ripresa in diretta dalle telecamere Rai; alle 13 Ratzinger pranza al seminario arcivescovile di Capodimonte insieme con il clero e con le eminenti personalit� rappresentative delle altre religioni, dalla chiesa ortodossa di Mosca e di Cipro a quella luterana ed evangelica; dall�ebraismo all�Islam fino al buddismo; alle 17, significativa sosta, il Papa raggiunger� il Duomo, stavolta in forma privata, per pregare per la citt� e rendere omaggio al santo patrono di Napoli, il vescovo e martire Gennaro.
�Quale Napoli presenteremo al Papa? La meravigliosa comunit� che ha tante risorse spirituali e culturali, e che vuole perfezionarsi, il patrimonio delle sue bellezze, ma anche il resto - argomenta Sepe - Naturalmente gli presenteremo anche i suoi problemi, le piaghe da cui deve sollevarsi�. Emblematicamente, il titolo scelto per la tre giorni, a met� tra gli incontri religiosi e l�approfondita riflessione socio-geografica �: �Religioni e culture: dialogo per un mondo senza violenza�. Spiega monsignore Ambrogio Spreafico, rettore dell�Universit� Urbaniana e responsabile dell�organizzazione di Sant�Egidio, guidata da Andrea Riccardi: �In 21 anni, raramente un�edizione del Dialogo interreligioso ha registrato una tale qualit� e quantit� di partecipanti. � giusto dire che ha contato il fascino e l�importanza di Napoli. Avremo 23 tavole rotonde con vertici delle religioni del mondo e anche capi di Stato (dalla Tanziania, dal Canada)�. Ne sar� coinvolta la regione: incontri non solo a Napoli e a Scampia, ma ad Amalfi, Ercolano, Nola, Aversa, Avellino, Salerno, Pozzuoli. Dibattiti che parlano a tutti: il posto di Dio nella metropoli; il posto della pace nel Mediterraneo; le ragioni della preghiera; il rapporto tra fede e religione. Atteso anche un plotone di interpreti, di 12 lingue almeno, ma non solo. �Ci arrivano innumerevoli richieste. Tra tante, daremo spazio alla folta comunit� di fratelli e sorelle sordomuti. Anche per loro assistenti ed interpreti�, assicura con un sorriso il cardinale. Saranno almeno 5mila i giovani volontari provenienti dall�Italia e dall�estero. Le istituzioni locali - presente ieri l�assessore regionale Teresa Armato, che annuncia lo stanziamento di 400mila euro per il "Dialogo" - hanno chiesto al governo attraverso il prefetto Alessandro Pansa il riconoscimento di "grande evento nazionale" all�appuntamento. Si auspica l�ok di Roma e la possibilit� di attingere a standard internazionali gi� collaudati anche per la sicurezza e l�accoglienza in citt�.
Conchita Sannino
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