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14/09/2007 |
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La nuova struttura della Comunit� di Sant�Egidio, dove in tredici persone con disabilit� vivono in autonomia di Elena Pasquini In fondo a viale dei Quattro Venti, una bella palazzina con un portone anonimo ospita le prime tre case amiche dei disabili. Tre appartamenti ristrutturati e arredati su misura per i propri abitanti, dove tredici persone si riappropriano di una dimensione di vita fatta di amicizia, impegno e scambio, aiutati da una trentina di volontari della comunit� di Sant�Egidio. Tre case nelle quali si vive in famiglia, con momenti comuni e altri privati, nelle proprie stanze. Il visitatore non pu� fare a meno di ammirare i quadri alle pareti e la cura con cui sono stati predisposti gli alloggi. Domina su tutto l�attenzione a spingere verso l�autonomia, la personalizzazione degli spazi: chi abita al piano terra perch� � su una carrozzella, chi ha il bagno in camera per esigenze dettate dalla sua patologia e chi divide la stanza con un �compagno di avventure". Il termine inaugurazione sta un po� stretto alla festa organizzata ieri, 13 settembre, nella prima struttura residenziale, la prima a Roma di questo tipo. � nata dal desiderio �di creare risposte durature nel tempo � si legge nella presentazione � che permettano ai disabili di scegliere la forma di vita che preferiscono e di raggiungere l�autonomia anche grazie all�amicizia e al sostegno dei non disabili�. Marina e Luca, due volontari della Comunit�, spiegano che l�idea di una casa a misura di disabile - che unisse accessibilit� al benessere della vita familiare - nasce proprio dall�amicizia che si � instaurata, negli anni, con queste persone: ogni operatore ne conosce la storia, spesso segnata dalla permanenza in istituto e dalla solitudine. La prima esperienza di convivenza in autonomia risale al 1990: sei disabili condividono l�appartamento dietro San Pietro di propriet� di uno di loro. Oggi le case sono tre e tredici gli abitanti. Nessun finanziamento pubblico � anche se ieri pomeriggio erano presenti all�evento Raffaela Milano, assessore ai servizi sociali del Comune di Roma, e Fabio Bellini, presidente del XVI Municipio �: la gestione ordinaria della casa si affronta con le indennit� d�accompagnamento dei disabili. Poi ci sono i volontari di Sant�Egidio che assicurano la presenza costante di almeno un operatore durante le 24 ore, ma � ben chiaro a tutti che si � ospiti di Giovanni, Daniela, Claudio e i loro amici. Colori chiari e tanto legno contribuiscono a creare un ambiente �caldo�. La vera accoglienza, per�, � quella dei disabili, che vivono in questa casa gi� da un anno. Il loro calore � un�esperienza rara di umanit�. �Siamo importanti per un giorno � dice Daniela con gli occhi che brillano per l�emozione, durante la festa di inaugurazione � Quanta gente � venuta�non me l�aspettavo�. E subito dopo si china per abbracciare un bambino che � appena entrato in casa. Un nipotino �del cuore� piuttosto che di sangue. Il nastro di raso rosso, legato alla porta finestra che d� sul giardino, viene tagliato nel bel mezzo di un applauso. Un nuovo motivo per festeggiare pensando al prossimo appuntamento: gioved� 8 novembre, al Museo di Roma in Trastevere, verr� inaugurata la mostra di pittura con i lavori realizzati nel laboratorio d�arte per disabili di Sant�Egidio. �Ti aspetto � dice Mirko con un sorriso �. Ci saranno anche i miei quadri�.
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