Comunità di S.Egidio


 

15/09/2007

SOLIDARIET� Iniziativa promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio
Alloggi per disabili in via dei Quattro Venti

 

Sono in 13, la pi� anziana ha 70 armi mentre il pi� giovane 23, vivono tutti insieme nella stessa casa, condividendo lo stesso obbiettivo, quello di essere autonomi nonostante abbiano delle disabilit� fisiche e mentali medio-gravi. Tutto ci� � possibile grazie all'intervento della Comunit� di Sant'Egidio, che ha aiutato queste persone ad unire le loro risorse sia finanziarie che immobiliari al fine di dare loro l'opportunit� di vivere in una casa famiglia con l'assistenza dei volontari. Cos� sono nate le residenze protette di via dei Quattro Venti che sono state inaugurate ieri, gioved�, alla presenza dell'assessore capitolino alle Politiche sociali, Raffaela Milano e delle istituzioni municipali.

Gli appartamenti sono molto ampi, suddivisi in due piani, con diversi servizi a seconda del grado di autonomia delle persone. Vi sono ambienti in comune quali la sala da pranzo, la cucina, la lavanderia e il giardino, e diverse camere per la maggior parte singole. In aggiunta vi � anche una casa protetta dove vivono due donne che hanno un'autonomia maggiore rispetto agli altri.

Senza questa alternativa per questi disabili l'unica soluzione sarebbe stata quella di essere accolti in un istituto, dal momento che non hanno pi� nessuno al mondo in grado di poter prendersi cura di loro.

"Questo � un esempio di come vivere insieme nella citt� � ha commentato all'inaugurazione il presidente della Comunit� di sant'Egidio, Marco Impagliazzo". Cos� si pu� creare una societ� della convivenza. Una casa da vivere tutti i giorni, che rimanga aperta all'esterno. Ci� � possibile grazie all'istituzione del movimento Amici, l'unione di persone che seguono un ideale evangelico e che condividono i valori. Tale modello si pu� replicare in alternativa delle istituzionalizzazioni�.

Ed � proprio dagli istituti, che alcuni degli ospiti della casa famiglia sono stati prelevati anche dopo decenni trascorsi isolati dal contesto sociale. Oggi invece hanno la possibilit� di vivere autonomamente in un ambiente protetto, con persone che si prendono cura di loro e con le quali condividere ogni attivit� quotidiana della casa dall'andare a fare la spesa allo svolgere alcune committenze.

�La mattina mi alzo tardi perch� mi piace dormire � racconta Giovanna, che vive con una amica nella casa protetta �. Nel pomeriggio invece vado a lavorare nella trattoria insieme ad altre persone del movimento Amici della Sant'Egidio. Il sabato frequento la scuola di pittura della Comunit�, con la quale ho fatto diverse mostre vincendo anche dei premi, e spesso la domenica andiamo a trovare tutti insieme gli anziani ricoverati in un istituto�.

L'idea di questa casa famiglia � nata molti anni fa, quando la Comunit� ha incominciato ad instaurare dei rapporti diretti con diversi disabili mentali. Alcuni di questi, rimasti soli, sarebbero stati costretti ad abbandonare le proprie case anche di propriet�, se la Comunit� non avesse offerto loro di coabitare in una casa curata dai volontari. Il sistema ha funzionato, ed ora � stato ampliato coinvolgendo altre persone. La Comunit� si � fatta carico delle spese di avvio del progetto e della ristrutturazione degli ambienti per eliminare ogni barriera architettonica, in pi� offre gratuitamente assistenza domiciliare 24 ore al giorno, con massima concentrazione nei momenti pi� delicati come la mattina e all'ora dei pasti.

Lo stesso modello � stato anche realizzato per altre case famiglia dove la Sant' Egidio ha indirizzato alcuni anziani, che attualmente convivono autonomamente riunendo le proprie forze. �Iniziative simili sono gi� sostenute anche dal Comune � ha specificato Raffaela Milano . Vi sono diverse case famiglia per persone disabili e anziani, indipendentemente dalla gravit� delle loro condizioni. Cos� possono vivere in un contesto familiare senza essere isolati. L'investimento � praticabile e vi � un notevole miglioramento della qualit� della vita, poich� anche il migliore istituto non potr� ma dare quell'atmosfera familiare che invece si crea in queste case�.

Secondo la Comunit� di Sant'Egidio, inoltre, investendo nell'assistenza domiciliare, modulata a secondo delle effettive esigenze delle persone, si potrebbero risparmiare notevoli risorse economiche rispetto al ricovero negli istituti, offrendo un servizio quando questo � necessario, e lasciando pi� autonomia agli ospiti del centro.

Rita Dietrich