Comunità di S.Egidio


 

10/10/2007

L'appello
Sant�Egidio: coalizione mondiale per difendere i diritti umani. Dissenso con Amnesty sull�aborto

 

Un passaggio storico �per un pi� alto livello di giustizia, capace sempre di rispettare la vita�. Cos� la Comunit� di Sant�Egidio definisce il dibattito avviato alle Nazioni Unite sulla moratoria alla pena di morte che avr� un altro passaggio fondamentale, in chiave europea, al vertice Ue di Lisbona. �� il punto d�arrivo di una battaglia che negli ultimi 10 anni ha visto 50 Paesi rinunciare all�uso della pena capitale come strumento di giustizia. � un passo avanti nella cultura della vita�, precisa Sant�Egidio. �La vita � sacra dal concepimento alla morte naturale, e non pu� essere tolta per mano dell�uomo quello che non si pu� restituire�.

Con questa �irrinunciabile prospettiva� la Comunit� di Sant�Egidio � impegnata da oltre 10 anni nella battaglia contro la pena di morte ed ha favorito la nascita della Coalizione mondiale contro la pena di morte contribuendo alla collaborazione di soggetti diversi, �prima tra questi Amnesty International�, osserva il comunicato della comunit� presieduta da Andrea Riccardi. L�appello per la moratoria universale ha raccolto milioni di adesioni che verranno presentate al presidente dell�Assemblea generale delle Nazioni Unite alla vigilia del voto. Un lungo e complesso percorso politico frutto di un�azione comune, ma Sant�Egidio �rammarico� e �dissenso profondo� per �le dichiarazioni rese da Amnesty International circa il diritto e la liceit� di aborto, ancorch� in circostanze particolari, in caso di violenza sessuale subita dalle donne, in contesto di guerra�. Alla violenza, afferma la Comunit� di Sant�Egidio, �occorre sempre rispondere con la vita�. Durante la guerra dei Balcani Giovanni Paolo II chiese la solidariet� con queste giovani madri ferite e umiliate, ma afferm� con chiarezza: �Andr� in ogni caso ribadito, che il nascituro, non avendo alcuna responsabilit� in quanto deprecabile � accaduto, � innocente e non pu�, perci�, in nessun modo essere considerato come aggressore. Tutta la comunit� pertanto, dovr� stringersi intorno a queste donne cos� dolorosamente offese e ai loro familiari, per aiutarli a trasformare l�atto di violenza in atto di amore e di accoglienza�. In questa prospettiva la Comunit� di Sant�Egidio ribadisce che la �radice profonda di ogni battaglia per i diritti umani non pu� che essere una cultura della vita, senza eccezioni�. Per questo alla barbarie �non si pu� che rispondere con la forza dell�amore e della solidariet� e con la ferma convinzione che entrambe, la vita delle donne e dei nascituri, non possono essere violate�. ( A.E.)

Un documento ribadisce che la radice di ogni battaglia deve essere la cultura della vita