Comunità di S.Egidio


 

19/10/07


Ebraismo vuol dire confronto
Luzzatto: nessuna parata sar� bello pregare insieme
Colloquio con Amos Luzzatto

 

Un dialogo per la pace, un confronto tra religioni proprio mentre i conflitti tra i popoli assumono la forma prevalente di guerre di religione: � la sfida del Forum di Sant'Egidio, che Amos Luzzatto, presidente emerito dell'Unione delle Comunit� ebraiche italiane, commenta a partire da una necessita: �Bisogna distinguere tra religione e fede, se si confondono ci s'impiglia in contraddizioni insolubili�. Luzzatto spiega che �quando ci si interroga sul valori della rivelazione o sul concetto di salvezza ci si muove in un'area che e quella dei valori della fede. Invece, se parliamo di religione, parliamo di strutture sociali, pi� o meno organizzate in gerarchie e ministri�. Per Luzzatto e la fede che si riconosce in una struttura sociale a create problemi. �Avvenne durante le Crociate, che non credo suscitassero entusiasmo in tutti i cristiani. Proprio come � vero che non tutti gli islamici condividono l�idea di jihad�.

Ma non c'e, nel Forum per la pace, il rischio dell'effetto-parata? �A volte manifestazioni simili possono dare l'impressione della parata�, risponde Luzzatto. Ma non dimentichiamo 1'enorme valore della circostanza che rende possibile a un musulmano trovarsi, con il suo costume e le parole delle sue preghiere fianco a fianco con un ebreo, e viceversa. Pu� sembrare una carnevalata, in realt� � una situazione in cui, invece di impugnare le armi, viene brandita una fiaccola da accendere tutti insieme. Sono cose tutt'altro che prive di significato. Con gli amici di Sant'Egidio riesco a parlare di problemi reciproci senza eufemismi. Questo � vero dialogo: dirci cose che non condividiamo seduti insieme a tavola, sorridendo�.

Ma che cosa si aspetta l'ebraismo dall'attuale pontificato? �Qualcosa di pi� di ci� che � successo finora�, dice Luzzatto. �Sono ancora sotto l'impressione del giudizio che venne dato sul nazismo ancor prima dell'elezione del Papa. Gi� ai tempi di Giovanni Paolo II mi � capitato di trovarmi in un pubblico dibattito in cui si disse che il nazismo � stato una forma di neo-paganesimo nemico della chiesa, che aveva perseguitato gli stessi tedeschi. Ma la storia non � questa. Io mi cavo tanto di cappello dinanzi il popolo tedesco, l'unico ad aver fatto davvero i conti con il passato e il nazismo. Ma per poter fare ci�, bisogna avere un giudizio chiaro sul passato� .