�Gi� si presenta come una delle edizioni di eccezionale portata�. Il Ventunesimo Dialogo interreligioso organizzato dalla Comunit� di Sant'Egidio -che si apre stasera al San Carlo con la testimonianza inedita di un monaco birmano - fa bene a Napoli e vice-versa. A questo incontro, inaugurato da Benedetto XVI, si associano numeri record: 51 leader religiosi, scambi politico-culturali di ampia portata, presenze di valore come quelle del patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, del metropolita della chiesa russa, Kyrill, fino al rabbino capo di Israele,Yona Metzger. E in pi� l' obiettivo ambizioso che si concretizzer� formalmente nelle prossime ore: lo "Spirito di pace" di Napoli porter� all'istituzione di un ufficio permanente per il Dialogo interreligioso e all'adozione di speciali iniziative sia a Cipro che a Leopoli, uno dei maggiori centri culturali dell'Ucraina. �Abbiamo riscontrato un'eccezionale risposta in tante parti del mondo rispetto al binomio Napoli e Dialogo. Chiederemo ai leader religiosi di usare parole audaci sulla pace, visto che la politica sembra non avere pi� strumenti. Ma non siamo mica l'Onu�, scherza Andrea Riccardi, fondatore della Comunit� di Sant'Egidio e formidabile motore del Dialogo interreligioso ormai da 21 anni. Da stasera a marted�, una serie di tavole rotonde e dialoghi (informazioni su www. santegidio.org). Tra cui l'incontro su Israele e Palestina cui partecipa, (domani, alle 16.30 Stazione Marittima) anche il ministro Massimo D'Alema; altri interventi di Oscar Luigi Scalfaro e del cardinale Kasper (Santa Sede).
Aggiunge Riccardi: � Quella che si realizza in queste ore e un'agora aperta. E la geografia di un'amicizia che si alimenta tra popoli che hanno anche culture e fedi diverse. Popoli che pregano, secondo la grande intuizione di Giovanni Paolo II, non l'uno contro 1'altro, ma l'uno al fianco degli altri�. Ieri, primo incontro bilaterale tra 1' arcivescovo di Cipro, Chrysostomos II, e Andrea Riccardi. Uno spaccato sulla battaglia di libert� per vivere la propria dimensione di cristiani. Chrysostomos rilancia un appello accorato: poter ricostruire le chiese cristiane distrutte nell'invasione nel nord di Cipro, del
1974. Un sos concreto che va subito al cuore dei problemi e interroga i buoni intenti annunciati: �La Turchia dovrebbe consentire al pi� presto questi restauri, cosi da arricchire di significati e civilt� il suo ingresso in Europa�, e il messaggio cui tiene Chrysostomos. Tra le novit� di questa edizione, inoltre, lo speciale "dono" del cardinale Sepe al metropolita Kyrill: la Curia offrir� al popolo russo di Napoli e ai suoi ministri del culto la chiesa di Santa Maria del Buon Morire, di via Leopoldo Rodino, a ridosso di corso Umberto. Compresi locali e servizi per svolgere attivit� pastorale.
Un altro leader, il patriarca Bartolomeo I, visiter� Amalfi, dove riposano i resti del loro fondatore, Sant'Andrea. Attesi poi il primate della chiesa Anglicana, i rappresentanti delle chiese evangeliche tedesche, il segretario del Consiglio ecumenico delle Chiese. E alla fine un grazie va alla citt� e a tutte le sue istituzioni - chiude Riccardi- �Non solo abbiamo trovato un contenitore efficiente. Ma una comunit� vitale, partecipe, forte di una risorsa che difficilmente si valorizza e si racconta�.
co. sa.
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